Sequestro di beni e disponibilita' finanziarie per oltre 18 milioni di euro da parte del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di L'Aquila nei confronti delle imprese responsabili dei lavori per realizzare, dopo il sisma del 2009, gli alloggi antisismici del progetto 'Case' di Cese di Preturo dove, nel settembre 2014, un balcone in legno si stacco' a causa del "materiale scadente e difetti strutturali nelle costruzioni". Sono tre, napoletane, e diedero vita all'associazione temporanea di imprese (Ati) Futuraquila, societa' consortile a responsabilita' limitata, iscritta al Registro della Camera di commercio aquilana. E' la prima volta che viene disposto un sequestro in relazione alla grande opera pubblica di realizzazione di 4.450 alloggi per oltre 16 mila persone. Si tratta di Iter Gestione e Appalti Spa, tra l'altro dal 2013 trasferita da Roma a Napoli con cambiamento di nome in Iterga Costruzioni Generali Spa, di Sled Spa e Vitale Costruzioni Srl. L'Ati ha realizzato 22 piastre antisismiche nei siti di Cese di Preturo, quello dei crolli dei balconi, Sassa Nzi, Coppito 2, Arischia e Collebrincioni. Tra gli indagati ci sono gli amministratori unici e legali rappresentanti Francesco Tuccillo (Iter), Carlo De Angelis Mastrolilli (Sled) e Davide Dragone (Vitale), oltre a Wolf Chitis, presidente del Consiglio d'amministrazione di Futuraquila, e Carmine Guarino, direttore di cantiere delle 22 piastre contestate. Le accuse sono di frode nelle pubbliche forniture, falso in atto pubblico, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e crollo. "Le indagini hanno permesso di appurare che i materiali impiegati non erano conformi alle norme e prescrizioni degli enti di unificazione e formazione Uni, Cei, En, Iso - si legge in una nota delle Fiamme Gialle - Piu' in particolare, i materiali, ossia gli elementi strutturali in pannello multistrato utilizzati dalla Futuraquila per realizzare i solai erano, tra l'altro, privi di collante, carenza che ha causato la riduzione di resistenza e di tenuta nel tempo delle strutture". Durante le indagini gli inquirenti sono riusciti ad accertare "che la societa' fornitrice del materiale a Futuraquila aveva conseguito un mero attestato di origine che certificava la provenienza del materiale da uno stabilimento polacco di Konskie; attestazione, questa, che sebbene identificasse lo stabilimento di produzione non certificava in alcun modo l'idoneita' del materiale prodotto agli usi cui era destinato". Tutto cio', secondo l'accusa, avrebbe "indotto in errore il dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei Ministri, in merito al rispetto degli obblighi contrattuali, alla corrispondenza dei materiali alle prescrizioni normative, all'idoneita' allo scopo e alla funzione dei materiali forniti e utilizzati per la realizzazione delle abitazioni, determinandola a erogare la somma di 18.145.778,49 di euro a favore della Futuraquila che, in tal modo, si e' procurata un ingiusto profitto ai danni della pubblica amministrazione".
Sequestro di beni e disponibilita' finanziarie per oltre 18 milioni di euro, stamani, da parte del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di L'Aquila nei confronti delle imprese responsabili dei lavori per realizzare - dopo il sisma del 2009 - gli alloggi antisismici del progetto 'Case' di Cese di Preturo dove, nel settembre 2014, un balcone in legno si stacco' a causa del "materiale scadente e difetti strutturali nelle costruzioni". La somma sequestrata equivale al valore dell'appalto vinto da Futuraquila Societa' Consortile a.r.l., costituita da tre imprese napoletane, per realizzare uno dei 19 insediamenti abitativi dove, dopo il sisma, furono sistemati oltre 16 mila sfollati. Il mega appalto della Protezione civile nazionale, voluto dall'allora premier Silvio Berlusconi, costo' complessivamente circa un miliardo di euro. Il sequestro e' conseguenza dell'inchiesta della Procura della Repubblica scattata dopo il crollo del balcone per cui 37 persone sono indagate dall'ottobre 2015. A vario titolo coinvolti componenti di commissioni di collaudo, responsabili dei procedimenti amministrativi, direttori dei lavori, tecnici di cantiere e progettisti, nonche' di imprenditori. In questi giorni si attendono i rinvii a giudizio. Le accuse sono di crollo di costruzioni
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