Era stata accusata di aver costretto i bambini della sua classe a perquisirsi l'uno con l'altro dopo aver constatato un ammanco di 30 euro da un suo indumento. Il giudice ha assolto un'insegnante di scuola elementare di un paese della Marsica dall'accusa di abuso di mezzi di correzione. Nelle denunce presentate da numerosi genitori l'insegnante, in occasione della festa di carnevale del 4 marzo 2014, constatato l'ammanco del denaro, avrebbe sospettato del furto i bambini della sua classe. Dopo l'ispezione li avrebbe fatti uscire da scuola con un ritardo di oltre venti minuti. Nel corso del processo, svoltosi con rito abbreviato, erano stati ascoltati numerosi testimoni; le parti civili costituitesi, rappresentate dai legali Carla Vicini e Carlo Polce, erano state tre. Il giudice, ascoltata la difesa della maestra, ha deciso di assolverla perche' il fatto non sussiste. L'accusa aveva richiesto 4 mesi di reclusione.
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