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Pubblicato il 18/10/2016 14:02

L'Aquila, arrestati i due gestori di una casa di riposo

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di L'Aquila, stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di M.P. di 65 anni e della moglie B.G. di 64 anni, accusati di essersi impossessati di circa 2 milioni di euro, di proprietà di anziani ospiti di una casa di riposo da loro gestita a Fontecchio, tutti con gravi problemi cognitivi e psichici. I provvedimenti sono stati emessi dalla Dott.ssa Guendalina Buccella, Gip del Tribunale dell'Aquila, su richiesta della Dott.ssa Roberta D'Avolio, Sostituto Procuratore presso la locale Procura. Gli approfondimenti hanno permesso di rilevare che gli anziani soffrissero di gravi infermità psichiche, quali la schizofrenia o il morbo di Parkinson, disturbi che li rendevano non in grado di intendere e di volere.

M.P., infatti, accertata la condizione di infermità psichica degli anziani ospiti, la consistenza dei loro patrimoni e l'assenza di prossimi congiunti in grado di vigilare e tutelarli, li avrebbe indotti al compimento di atti aventi effetti giuridici e patrimoniali per loro pregiudizievoli, allo scopo di appropriarsene illecitamente. Le indagini hanno inoltre permesso di appurare che tutto il denaro di proprietà delle vittime veniva fatto confluire su distinti conti correnti, cointestati ad M.P., che utilizzava investendolo in azioni e polizze assicurative o destinandolo a pagamenti nell'interesse proprio, del coniuge o della loro comune attività imprenditoriale.

Gli anziani ospiti della casa di riposo avrebbero finanziato secondo gli investigatori, a loro insaputa, la gestione della casa di riposo. La moglie B.G., avrebbe utilizzato una cospicua parte delle somme per corrispondere compensi a professionisti, per pagare oneri previdenziali, per realizzare un impianto fotovoltaico ad uso della struttura, per rinnovarne gli infissi e per dotarla di una nuova cucina industriale. Le vittime sono poi tutte decedute e gli inquirenti, al fine di verificare l'esistenza di eredi legittimi, hanno scavato nel loro passato: solo in un caso, grazie alla consultazione di registri anagrafici risalenti alla fine dell'800, sono stati rinvenuti alcuni lontani parenti, oggi residenti in Sud America. l'Autorità Giudiziaria procedente ha disposto il sequestro delle somme illecitamente ottenute.

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