L'ex rettore dell'Universita' dell'Aquila Ferdinando Di Orio e l'ex direttore generale Filippo Del Vecchio sono sotto indagine da parte della Procura della Corte dei Conti sulla vicenda dei presunti affitti gonfiati stipulati dall'ateneo aquilano dopo il terremoto del 2009 per ricollocare alcune facolta'. Si tratta del filone contabile parallelo al processo penale, per il quale devono rispondere di abuso d'ufficio aggravato, che si sta svolgendo al tribunale dell'Aquila e che vede alla sbarra i due ex vertici e l'imprenditore Marcello Gallucci, che ha affittato lo stabile della ex Optimes. Di Orio e Del Vecchio sono stati ascoltati nei giorni scorsi dai magistrati contabili ai quali hanno consegnato due memorie. Nei prossimi mesi la Corte dei Conti dovra' decidere se citare a giudizio i due oppure archiviare.
"Si e' dovuto agire in fretta per le incombenze post terremoto e ricollocare in fretta le facolta' - spiega il difensore di Del Vecchio, l'avvocato Stefano Rossi - Si e' dovuto ricercare un immobile e, secondo la commissione costituita da tecnici e amministrativi dell'ateneo, l'immobile scelto era idoneo ad essere messo in funzione per i corsi di Ingegneria nel mese di ottobre. C'erano anche altre proposte, ma sarebbero state pronte molto piu' tardi, una dopo due anni, e inoltre gli spazi non erano idonei". L'avvocato rivela che "secondo quanto si e' appreso, la Corte dei Conti ha accettato il problema dei canoni, resta da chiarire se e' stato congruo l'onere sostenuto dall'Universita' rispetti ai lavori di adeguamento". "In tal senso Del Vecchio ha chiarito ai magistrati - spiega ancora Rossi - di aver interrotto i pagamenti una volta toccata la somma che l'ufficio tecnico ha ritenuto congrua per le esigenze dell'Universita'". Domani, intanto, al tribunale di Roma, e' atteso il pronunciamento della sentenza del processo per concussione a carico di Di Orio.
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