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Pubblicato il 30/11/2015 22:10

La banca degli occhi de L'Aquila in evidenza

La Banca degli Occhi dell'ospedale de L'Aquila , centro di riferimento regionale per Abruzzo e Molise, si conferma tra le migliori strutture in Italia: la realta' medica aquilana che mette a disposizione cornee (accuratamente selezionate in laboratorio) a favore di Abruzzo e Molise e che in Italia e' tra i pochi a dare una chance di guarigione a malati con patologie dell'occhio inattaccabili dai comuni farmaci, ha partecipato con la Sibo (societa' italiana banche degli occhi, di cui L'Aquila fa parte), a un evento inedito di portata nazionale: un mega-summit di 500 esperti italiani che fanno parte della Rete della trapiantologia nazionale. L'Aquila era rappresentata da Germano Genitti, direttore della Banca degli occhi, vice presidente nazionale della Sibo, al fianco del numero uno, Davide Camposampiero. "Per la prima volta - spiega Genitti - la Rete nazionale trapianti, tutta insieme, si e' ritrovata in un momento di approfondimento e confronto sulle tematiche prioritarie che riguardano il sistema. E' stata un'occasione preziosa per favorire, pur con le differenze che caratterizzano le varie reti regionali, uniformita' di approccio ed efficacia terapeutica verso i pazienti bisognosi del trapianto. L'Italia e' leader in Europa, in tema di trapianti di cornee, con 5.500 interventi l'anno". La Banca degli occhi dell'ospedale San Salvatore, oltre all'attivita' di esame e selezione delle cornee da destinare ai trapianti, e' tra le poche in Italia ad avere risorse professionali e strumentali tali da offrire un'alternativa alla cura di quelle patologie dell'occhio non debellabili con i farmaci attualmente in uso. All'Aquila, infatti, oltre alla cornee, vengono 'processate' (cioe' esaminati e selezionati con sofisticate tecniche di laboratorio) anche le membrane amniotiche, prelevate dalla placenta subito dopo il parto. I tessuti 'estratti' dalla placenta vengono reimpiantati nell'occhio per debellare patologie della superficie oculare, come infezioni e ulcere, oggi non neutralizzabili con terapie ordinarie. Su questo fronte, ogni anno, la Banca aquilana mette sotto la lente d'ingrandimento, per farne un'accurata cernita, oltre 50 tessuti di membrane amniotiche che vengono messi a disposizione degli ospedali di Abruzzo e Molise che ne fanno richiesta per i trapianti. Sono invece circa 150, ogni anno, le cornee oggetto di selezione e destinate a essere reimpiantate.

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