Modellare l'argilla puo' migliorare la qualita' della vita di un bambino ricoverato in ospedale, regalandogli momenti di serenita' e spensieratezza: nasce con questo intento, nel reparto di Oncoematologia pediatrica diPescara, un laboratorio di ceramico-terapia, destinato ai piccoli pazienti ricoverati nella struttura. Il taglio del nastro del laboratorio c'e' stato oggi. Presenti all'iniziativa, tra gli altri, il direttore del dipartimento di Ematologia, Medicina trasfusionale e Biotecnologie della Asl, Paolo Di Bartolomeo, il fondatore della Fondazione Contessa Lene Thun Onlus, Peter Thun, la responsabile della Fondazione, Lucia Adamo, il direttore sanitario della Asl, Valterio Fortunato, il direttore amministrativo, Federico De Nicola, e tutto il personale del reparto, dagli infermieri agli psicologi. La realizzazione del laboratorio rientra nell'ambito del progetto 'Fondazione Contessa Lene Thun negli ospedali': con Pescara salgono a 12 le strutture inaugurate nei nosocomi italiani, che ben presto arriveranno a 15. Al di la' del progetto dedicato ai piccoli pazienti, piu' in generale e' dal 2006 che la Fondazione, creata da Peter Thun per ricordare la gioia e i benefici provati da sua madre mentre plasmava l'argilla, promuove laboratori di terapia ricreativa attraverso la modellazione dell'argilla in contesti di malattia e di disagio. La manipolazione dell'argilla agisce in due modi: regala un'immediata sensazione di benessere, piacevolezza e divertimento e permette di dare voce alla propria sfera emotiva. Il laboratorio permanente di Pescara si svolge ogni giovedi' pomeriggio: i piccoli ospiti di Oncoematologia pediatrica potranno partecipare a tre ore di modellazione di ceramica, coordinati da uno staff di volontari e da un ceramista. "E' un'attivita' che la Fondazione ci ha offerto e che noi abbiamo accolto volentieri - afferma Di Bartolomeo - Da quando abbiamo iniziato vediamo gia' dei risultati concreti. E' tangibile la passione e l'entusiasmo dei bambini, che hanno coinvolto anche gli operatori. Quaranta anni fa solo il 10% dei bambini guariva dalla leucemia, oggi siamo all'80-90% di guarigioni definitive e l'obiettivo e' arrivare al 100%. Non ci preoccupiamo piu' solo di salute, ma anche di qualita' della vita e il laboratorio serve proprio a questo".
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