Questa mattina personale della questura e dei comandi provinciali della guardia di finanza e dell'Arma dei carabinieri di Pescara hanno confiscato due villini e beni mobili registrati per un valore stimato di oltre un milione di euro. Il patrimonio, sottoposto a confisca, apparteneva alla famiglia di etnia rom degli Spinelli, nota in città per il trascorso criminale di alcuni dei propri componenti.
Si tratta, in particolare, di 2 unità immobiliari di categoria a/7 (villini con corte pertinenziale ed annessi garages) ubicati a Montesilvano e di due motocicli (Guanzzhou ed un Suzuki Burgman 650). Beni, questi, già sottoposti a sequestro anticipato il 9 maggio scorso attraverso un operazione congiunta delle forze di polizia a membri della suddetta famiglia residenti nello stesso comune. Il provvedimento emesso dal tribunale di Pescara dispone la confisca dei beni dei rom e suggella - spiega una nota - la bontà delle articolate e complesse investigazioni esperite dalla guardia di finanza, dai carabinieri e dalla polizia di stato in applicazione della normativa relativa alle misure di prevenzione patrimoniali che consente di addivenire al sequestro ed alla successiva confisca dei patrimoni illecitamente accumulati da coloro che vivono dei proventi del reato e non possono giustificare la legittima provenienza dei beni in loro possesso. Infatti, nessuno dei soggetti colpiti dai provvedimenti ablativi risulta aver mai esplicato alcuna attività lavorativa o prodotto dichiarazione dei redditi cosicchè è scattata la presunzione, prevista per legge, che l'ingente patrimonio in loro possesso non può che essere il frutto delle molteplici illecite attività da questi compiute nel corso degli anni. Si tratta, pertanto, nella quasi totalità dei casi, di persone che, pur avendo accumulato ingenti patrimoni immobiliari nel corso degli anni, sono completamente sconosciute al fisco.
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