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Pubblicato il 04/08/2016 15:03

Montesilvano, ristoratore protesta sotto al Comune

De Martinis: “Cambio di rotta ingiustificato

Un commerciante di Montesilvano, Sandro Pomante, si e' incatenato questa mattina davanti al Comune della citta' adriatica in segno di protesta contro l'amministrazione per la chiusura al traffico serale della riviera che, a suo dire, sta danneggiando il suo ristorante, Sapo', situato sul lungomare, all'altezza di via Piemonte. E' stato ricevuto a Palazzo di citta' dal sindaco Francesco Maragno, dal suo vice Ottavio De Martinis e dall'assessore Valter Cozzi. "Dal primo luogo al 4 settembre, spiega il ristoratore, la riviera e' chiusa dalle 20.30 a mezzanotte e trenta, per le manifestazioni estive. A giugno ho lavorato ma a luglio ho avuto un calo del 40 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso e sono pronto a dimostrarlo. Ora il Comune sta cercando una strada che potrebbe essere quella del passaggio del trenino anche nella zona del mio ristorante, per far arrivare la clientela. Mi e' stato anche suggerito il posizionamento della cartellonistica stradale per agevolare i clienti"

«Siamo particolarmente sorpresi della protesta messa in atto questa mattina da Sandro Pomante nella piazza del Comune». È quanto dichiara l’assessore alle manifestazioni Ottavio De Martinis, che insieme al sindaco ha incontrato all’interno di Palazzo di Città, il titolare di un ristorante di Montesilvano di via Aldo Moro. «Ricordiamo allo stesso Pomante che quando quest’Amministrazione lanciò per la prima volta la proposta dell’isola pedonale lungo la riviera di Montesilvano, fu proprio lui uno dei primi sostenitori, invitando la Giunta ad estendere ulteriormente il tratto di pedonalizzazione del lungomare, così come fatto in questo secondo anno. Rimaniamo basiti, dunque, di questo cambio di rotta improvviso, tanto più che quest’Amministrazione ha condiviso con le categorie commerciali e turistiche questa ed altre proposte. Stiamo riscontrando apprezzamenti continui, proprio per l’isola pedonale, da cittadini, turisti, ma anche da balneatori e ristoratori che hanno compreso pienamente tutte le potenzialità e i rivolti positivi di questo progetto. Chiudere al traffico un’arteria centrale come la riviera, infatti, consente non solo di godere di un’area della città, permettendo ai cittadini di riappropriarsi del lungomare come luogo dove aggregarsi ed incontrarsi, ma rappresenta anche un deterrente per la prostituzione e tutte le altre forme di criminalità. Risulta evidente, quindi, che se l’attività commerciale di Pomante non ottiene i risultati sperati, non può di certo essere incolpata la nostra Amministrazione. Siamo sempre stati aperti al confronto e alla condivisione -  conclude De Martinis – e disponibili ad accogliere ogni istanza, senza però ledere l’interesse generale, della città e dei suoi cittadini, legato al recupero di spazi da dedicare alla vivibilità collettiva, in sicurezza e libertà».  

 

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