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Pubblicato il 06/07/2012 14:02

Nasce a Pescara un comitato per il fiume

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Da lunedì inizierà una campagna di raccolta adesioni

Un comitato per restituire a Pescara e al territorio metropolitano il fiume oggi agonizzante. Un'iniziativa per muovere azioni istituzionali affinche' il fiume torni ad essere fra le priorita' ambientali, economiche, culturali e politiche delle classi dirigenti cittadine, provinciali e regionali. Un obiettivo comune a enti pubblici e privati cittadini: raccogliere studi e progetti relativi al fiume e realizzare un piano di marketing territoriale per farli divenire realta'. Queste sono alcune fra le finalita' piu' importanti del comitato presentato oggi dall'associazione Articolo 3 a Pescara, per la rinaturalizzazione del maggiore corso d'acqua dell'Adriatico a sud del Po, attualmente uno dei 7 fiumi italiani piu' sfruttati ed inquinati.

"Il comitato esiste da qualche mese, l'apertura della campagna di adesioni che iniziera' a partire da lunedi' prossimo, corona una serie di iniziative che l'associazione Articolo 3 ha messo in capo proprio sul fiume - illustra Antonella Allegrino, presidente di Articolo 3 - Siamo partiti dagli effetti prodotti dalla discarica di Bussi, passando per la richiesta di riqualificazione del Circolo canottieri di Pescara, la lectio magistralis di Tara Gandhi sull'importanza dell'acqua, fino al confronto sul porto, la cui agonia e' una spina nel fianco all'economia e all'identita' cittadina. Il Comitato prosegue l'impegno, traendo nome obiettivo da un antico detto dei pescatori pescaresi che un tempo amavano sottolineare che l'acqua del fiume era un'acqua che si poteva bere. Siamo partiti dall'idea che si beve qualcosa che aiuta a vivere e non fa male, ci e' piaciuto considerare che bere fa diventare la sostanza parte integrante di qualcosa piu' profondo, ed ecco che il fiume recuperato potra' essere parte integrante del passato, ma anche del presente e futuro della citta'"Il comitato e' nato mesi fa, la sua campagna adesioni si apre invece lunedi' con un sito internet dedicato www.pescaraunfiumedabere.it e una pagina Facebook per catturare attenzione e riscontri: "Ci rivolgiamo a tutti ma soprattutto alle istituzioni a tutti coloro che sono classe dirigente - illustra Antonella Allegrino - dai parlamentari ai consiglieri regionali, alle Camere di Commercio, amministratori comunali e i Comuni che sono nella vallata in cui scorre il Pescara, con la consapevolezza di avviare un'attivita' inedita fino ad oggi e di farlo in maniera condivisa. Un'operazione che potrebbe consentire un salto di qualita' rispetto a cio' che il fiume Pescara rappresenta per il territorio, con i suoi 68 chilometri di corso, 7 dei quali navigabili. L'attivita' di recupero e valorizzazione sara' difficile ma e' importantissima, anche perche' l'inerzia sara' presto punita in base ad una direttiva europea, la 2000/60/CE che impone il recupero della qualita' delle acque e dell'ecosistema fluviale entro il 2015, pena sanzioni. Attivita' che riguardera' anche la lotta all'inquinamento e una ulteriore attivita' di sensibilizzazione che riguarda i Comuni e le istituzioni che hanno a che fare con la polizia provinciale, comunale, con il genio civile".

L'obiettivo e' raccogliere tutto il materiale esistente sul fiume prodotto nell'ultimo decennio, per arrivare alla realizzazione di un piano di marketing territoriale che tenga conto degli elementi storico ambientalistici e disegni un rilancio capace di produrre risultati e sviluppo: "Faremo questo lavoro di raccolta in sinergia con l'Universita' - conclude Antonella Allegrino - che, una volta realizzato, diventera' base per costruire un piano di marketing territoriale. Lavoro che sara' anche fondamento per una proposta di legge regionale con la quale si potranno attrarre finanziamenti europei e privati, in base ad un'idea condivisa di rinascita del fiume. Il fiume oggi agonizza perche' e' sempre mancata una visione unitaria e condivisa: e' arrivato il momento di cambiare le cose e di recuperare ruoli istituzionali mancati e coscienze individuali sensibili. Solo cosi' Pescara, unica citta' europea che trae il suo nome dal fiume che l'attraversa, potra' recuperare una parte fondamentale della sua storia e del suo sviluppo".

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