'Camminare e' salute', questo lo slogan dell'Obesity Day, la giornata mondiale per sensibilizzare contro obesita' e sovrappeso, un problema che interessa quasi la meta' della popolazione. Per l'occasione, lunedi' prossimo gli specialisti dell'Associazione Italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) saranno disponibili per visite e consulenze gratuite in 150 punti sparsi in diverse citta' italiane. Malattia cronica sottovalutata fino a qualche anno fa e ancora poco curata, l'obesita' e' una vera e propria epidemia mondiale, i cui costi diretti, solo in Italia, sono pari a 22,8 miliardi di euro ogni anno, di cui il 64% viene speso per ospedalizzazione. E' infatti tra le principali cause di diabete, infarto, ipertensione e di alcuni tipi di tumori (come mammella e colon). Eppure, nonostante il rischio per la salute, il 46,4% degli adulti italiani ha chili di troppo e di questi il 36,2% e' in sovrappeso, mentre il 10,2 % viene classificato come obeso. E il problema non risparmia i bambini. Molte pero' le differenze tra le aree del Paese, come mostra l'ultimo Rapporto Osservasalute (2015). Le regioni meridionali presentano infatti la prevalenza piu' alta di obesi (Molise 14,6%, Abruzzo 13,1%; Puglia 11,9%) rispetto alle regioni settentrionali. E il problema va di pari passo con la sedentarieta'. Infatti al Nord c'e' la quota piu' elevata di persone che praticano sport in modo continuativo, in particolare nelle province di Bolzano (38,7%) e Trento (30,7%), Valle d'Aosta (30,2%) e Lombardia (28,5%). I meno sportivi sono invece i residenti di Campania (17,9%), Basilicata (21,7%), Calabria (23,3%) e Sicilia (23,4%)
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