Le tracce di sangue rinvenute sulle scarpe da tennis e sui pantaloni della tuta di Mirko Giancaterino, accusato dell'omicidio di Gabriele Giammarino, 80 anni, ex maresciallo dell'areonautica, trovato morto il 13 settembre scorso nella sua abitazione di via Bernardo Castiglione, a Penne, appartengono alla vittima. E' quanto emerge dagli accertamenti ripetibili eseguiti dai carabinieri del Ris di Roma. Un risultato che consentira' all'accusa di confermare e consolidare il quadro probatorio a carico dell?indagato, accusato di omicidio volontario con l'aggravante della crudelta'. La relazione e' ora al vaglio del pm titolare dell'inchiesta, Mirvana Di Serio, che all'inizio della prossima settimana avra' a disposizione anche i risultati riguardanti il primo esame macroscopico autoptico eseguito sul corpo dell'ex maresciallo dal medico legale Cristian D'Ovidio. Giancaterino, che e' difeso dall'avvocato Paolo Marino, e' rinchiuso nel carcere San Donato di Pescara. Ad occuparsi delle indagini e' il Nucleo investigativo dei carabinieri di Pescara, guidato dal maggiore Massimiliano Di Pietro.
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