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HOME » CRONACA » PASCOLO ABUSIVO NEL PARCO DELLA MAJELLA, DENUNCIATE SEI PERSONE
Pubblicato il 17/07/2015 10:10

Pascolo abusivo nel parco della Majella, denunciate sei persone

Sei persone, quattro italiani e due stranieri, tra pastori, trasportatori, consulenti e proprietari sono stati denunciati per introduzione di bestiame e pascolo abusivo su terreni comunali ricadenti nel Parco Nazionale della Majella. Sono state elevate inoltre, decine di sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro. I controlli del corpo forestale della stazione di Pacentro sono scattati nei giorni scorsi, dopo aver appreso che alcune grandi aziende provenienti da fuori regione, avevano scaricato sui pascoli in quota nelle aree protette sul monte Morrone, ottanta bufali privi di ogni certificazione sanitaria e senza la necessaria autorizzazione comunale e dell'Ente Parco. L'immediato e deciso intervento dei forestali ha permesso di cogliere in flagranza di reato i presunti responsabili. Attraverso le marche auricolari dei bufali, i forestali sono riusciti a risalire alle aziende zootecniche proprietarie, tutte provenienti da fuori regione. Gli agenti avrebbero, inoltre, permesso di contenere nel tempo e sul territorio la mandria introdotta abusivamente, in attesa del giusto relativo trasferimento sui pascoli regolarmente concessi di altri comuni esterni all'area protetta ovvero il rientro nelle stalle di provenienza in caso di necessita'.

"In tutto il territorio del Parco Nazionale della Majella il pascolo e' consentito come tradizionale attivita' ecocompatibile - spiega la forestale - ma e' riservato ad allevamenti locali ed allevatori residenti per garantire loro i diritti d'uso civico e la tipicita' dei prodotti, prevenendo nel contempo il diffondersi di malattie infettive per la fauna selvatica protetta, l'eccessivo sfruttamento dei pascoli e la salvaguardia dei boschi e della flora spontanea protetta".

La Forestale, in collaborazione con i veterinari delle Asl competenti, ha consentito di accertare che i bufali e gli allevamenti di provenienza sono indenni da malattie infettive. Proseguono le indagini di polizia giudiziaria della Forestale su tutto il territorio nazionale per verificare eventuali ulteriori responsabilita' da parte di soggetti pubblici e privati nonche' per accertare motivazioni ed eventuali interessi legati alla condotta abusiva.

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