Nsce un 'comitato pendolari' in Valle Peligna che chiede di rivedere l'orario e sollecita il sindaco di Sulmona, insieme agli altri sindaci dell'area, a farsi portavoce del disappunto e del disagio dei pendolari, verso Trenitalia e verso la Regione Abruzzo. "Nella situazione prefigurata dall'orario che andra' presto in vigore i pendolari escono penalizzati e quelli della linea Sulmona-Pescara pagheranno le conseguenze piu' pesanti" sostiene il comitato. Saranno sei i treni soppressi sulla Sulmona-Pescara di cui quattro ad altissima incidenza per i pendolari. Il comitato cita l'esempio del treno delle 7.25 da Sulmona per Chieti-Pescara, vitale per lavoratori e studenti. Altra penalizzazione e' rappresentata dall'allungamento dei tempi di percorrenza dei convogli sulla stessa linea che da un'ora e 22 minuti attuali impiegheranno un'ora e 37 minuti per giungere a Pescara. "A questi disagi si aggiunge l'aumento del costo del biglietto ordinario di viaggio del 10-15% - incalzano i pendolari - e la sopressione dei treni non portera' a un miglioramento del materiale rotabile, cioe' delle macchine e dei vagoni utilizzati, che restera' lo stesso a fronte di un'utenza che subira' una riduzione dell'offerta".
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