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Pescara, preso il 16enne che rapinava i coetanei di soldi e telefono
I carabinieri di Pescara hanno arrestato un 16enne di origini romene accusato di aver terrorizzato, durante l'inverno scorso alcuni coetanei rapinandoli di soldi e telefoni. Il 16enne, come ricostruito dai carabinieri della Stazione di Pescara Scalo, guidati dal maresciallo Francesco Mingolla, e' accusato di aver minacciato e taglieggiato alcuni coetanei al fine di farsi consegnare denaro e telefonini. Forte del timore ingenerato nei coetanei per la sua aggressivita' e per il fatto di essere ormai riconosciuto come "bullo", il ragazzo, in tre circostanze, con un altro minorenne al momento non ancora identificato, ha rapinato un gruppi di ragazzi. I colpi, commessi tra gennaio e marzo scorsi e all'uscita di scuola, hanno fruttato come bottino qualche euro e i telefoni cellulari delle vittime. Le rapine sono avvenute tutte sulla spiaggia di Pescara, nella zona del centro cittadino. Il 16enne era anche armato di taglierino e di un bastone. Per risalire a lui fondamentale e' stata la collaborazione delle vittime, che hanno riconosciuto il giovane descrivendolo minuziosamente; sulla base di tali indicazioni gli inquirenti hanno approfondito le ricerche utilizzando anche il social network Facebook, grazie al quale i militari dell'Arma sono riusciti ad individuare una rosa di possibili autori. Ulteriori riscontri investigativi hanno permesso di individuare il rapinatore che, pero', nel frattempo si era trasferito in Romania dai propri familiari. I carabinieri hanno quindi dato il via all'iter per ottenere il mandato di arresto internazionale, ma la procedura non e' stata piu' necessaria in quanto il minorenne e' rientrato in Italia, dove ad attenderlo ha trovato i carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara che hanno coadiuvato i militari della Stazione di Pescara Scalo per le ricerche e l'esecuzione dell'arresto. Il 16enne e' ora rinchiuso in una comunita' di accoglienza su disposizione del Tribunale dei Minori.
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