"Monongah: dal fatto al simbolo", una manifestazione che ha voluto ricordare, attualizzandola, la tragedia mineraria avvenuta negli Stati Uniti il 6 dicembre 1907, si e' tenuta stamani a Pescara organizzata dall'Ugl. L'evento e' stato dedicato a Nelson Mandela a cui l'intera platea ha tributato, alla fine del minuto di raccoglimento, un sentito ed interminabile applauso. Durante il suo intervento il segretario confederale dell'Ugl, Geremia Mancini, promotore dell'evento - ha detto: "Purtroppo vicende come quella di Monongah o quelle di Marcinelle, Courrieres, Morgnano o Ribolla, sono sempre piu' spesso colpevolmente dimenticate. Queste tragedie, con essa i minatori, dovrebbero essere scelte come simboli su cui costruire una comune vocazione a difesa dei deboli, per una societa' con una dimensione finalmente sociale. La vicenda di Monongah causo', secondo i dati ufficiali, la morte di quasi 400 minatori, ma alcune fonti arrivano a raddoppiarne i numeri, molti dei quali italiani, per la maggioranza molisani, calabresi ed abruzzesi e purtroppo moltissimi erano appena piu' che bambini. Una storia che merita di essere conosciuta, rispettata e portata all'attenzione dei piu' giovani. Perche' il 'testimone di quei minatori' sia raccolto ed attualizzato per la realizzazione di un Paese dove sicurezza e dignita' del lavoro siano un valore condiviso". All'incontro hanno parteciperanno il dottor Silvano Console, autore del film/documentario "Monongah; il dottor Antonio D'Orazio, dell'Ires-Cgil, autore del libro "L'umanita' sepolta"; il sindaco di Civitella Roveto, paese che pago' un pesante tributo in vite umane nella tragedia, Raffaelino Tolli. Presente inoltre, con una folta delegazione di ex minatori, l'Associazione Culturale "Voci dalla Miniera" di Palombaro
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