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Pubblicato il 15/12/2015 12:12

Pescara, un "bacio" contro il cyberbullismo

 Arriva a Pescara all'Auditorium Flaiano, dove e' attualmente in corso, la rappresentazione teatrale "Like - Storie di vita online" sul delicato tema del cyberbullismo che va ad integrarsi con la terza edizione della campagna educativa itinerante "Una vita da social" e che vede coinvolti circa 500 studenti degli istituti superiori di Pescara e Chieti. Ancora una volta la Polizia di Stato scende in campo insieme a Baci Perugina, con un solo grande obiettivo: "rendere la rete sempre piu'' sicura per evitare che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete, possano ripetersi". La parola e' un dono ma anche una responsabilita', questo e' il messaggio dello spettacolo. La collaborazione con Baci Perugina, da sempre in prima linea e sensibile alle problematiche sociali, ha scelto di fare tappa a Pescara. Parte da qua l'hashtag UNAPAROLAEUNBACIO, il messaggio d'amore dei ragazzi pescaresi per dire no al cyberbullismo e a tutte le forme di violenza verbale e non, che combatte le insidie del web da condividere sul canale ufficiale Facebook Baci Perugina (www.facebook.com/baci) e la pagina Facebook Una vita da social (www.facebook.com/unavitadasocial). "Baci Perugina, da sempre icona del messaggio d'amore - afferma Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestle' in Italia - e' lieta di rinnovare la sua collaborazione con la Polizia di Stato e di essere parte attiva all'interno della campagna 'Vita da Social'. Vogliamo rendere partecipi i ragazzi di un grande messaggio d'amore contro gli atti e le parole offensive che circolano dentro la rete e che purtroppo non si arrestano al web ma sfociano in gravi episodi di bullismo". Solo nel 2014 sono state 352 le denunce per reati come stalking, diffamazione online, ingiuria, minacce, furti d'identita' digitale o di diffusione di materiale pedopornografico e 60 i minori individuati. Il cyberbullismo si puo' attuare attraverso furti di identita' o video registrati all'insaputa del malcapitato e poi caricati sul web; o ancora con messaggi online violenti e volgari, finalizzati ad offendere e denigrare la vittima; con la pubblicazione di informazioni personali o comunque imbarazzanti su un'altra persona.


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