Frutta a volonta' per l'orso marsicano. Ora e' possibile grazie alla 'riqualificazione' di molte piante da frutto (oltre 300, tra cui meli, peri, ciliegi, cornioli) prima ricoperte da vegetazione selvatica nei boschi dell'Abruzzo della Valle del Giovenco, Valle Roveto, Lecce dei Marsi e Villavallelonga. Questo l'obiettivo messo a punto da un progetto realizzato dal Wwf insieme con Coop distretto Tirrenico per garantire all'orso una fonte alternativa di cibo evitando che si avvicini a coltivazioni, allevamenti, centri abitati, per dimostrare che la convivenza tra l'uomo e questo carismatico predatore e' possibile. Dall'8 al 17 novembre sara' la volta dell'ultimo campo di volontariato alla Valle del Sagittario, all'Oasi del Wwf Gole del Sagittario ad Anversa degli Abruzzi, c'e' la possibilita' di superare le 400 piante.
L'orso bruno marsicano - spiega il Wwf - rappresenta uno degli animali piu' minacciati della nostra biodiversita': con una popolazione stimata di 45-60 esemplari in tutto l'Appennino centrale e' a serio rischio di estinzione. "L'orso bruno marsicano - dice Dante Caserta, presidente del Wwf Italia - e' un tesoro prezioso. Dobbiamo fare di tutto per proteggerlo e tutelare il suo habitat, favorendo la sua convivenza con le attivita' umane". Il Wwf e' in prima fila per la tutela della specie, partecipando agli impegni sottoscritti con il Piano d'azione per la tutela dell'orso bruno marsicano, promuovendo nell'ambito del Life arctos diverse attivita' che possano facilitare la convivenza con questo animale e coinvolgendo i cittadini in iniziative speciali, per esempio attraverso l'adozione simbolica della specie su 'wwf.it/adozioni'.
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