Sulla questione della centrale Powercrop, è arrivata la risposta dell'Assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo, che ha risposto alle dichiarazioni dei Consiglieri regionali D'Amico e Di Pangrazio del Pd e Stati di Fli, sulla riconversione dell'ex Zuccherificio di Celano. "Prima di tutto i Consiglieri dimenticano che è stato il Prefetto in qualità di Commissario a convocare la riunione alla quale la Regione, in quanto Istituzione, era tenuta a partecipare. Poi ritengo oltremodo incomprensibile l'atteggiamento dei rappresentanti del Pd ai quali voglio ricordare che in qualità di rappresentante di questo Governo regionale ho partecipato a ben tre riunioni del Tavolo interministeriale (con i capi dei Dicasteri di Agricoltura, Economia e Ambiente) per discutere della riconversione degli ex Zuccherifici, e in quelle occasioni mi sono sempre dichiarato contrario come Daniela Stati dovrebbe sapere, avendo fatto parte di questo Governo Regionale. Per questo motivo ad Avezzano l'impianto non è mai stato né realizzato né avviato. Stiamo parlando di un percorso che, è bene ricordarlo, era partito nel 2007 ed era stato sottoscritto dell'allora Giunta Del Turco, di cui D'Amico ha fatto parte, con la firma dell'Assessore Verticelli, del Direttore dell'Arssa De Falcis (responsabile agricoltura del Pd), della Pezzopane (Presidente della Provincia dell'Aquila) e del Presidente Asi-Avezzano (di nomina Pd); fu sottoscritto anche da tutte le organizzazioni professionali (Coldiretti, Confagricoltura ecc.) e da quelle sindacali (Cgil, Cisl e Uil). Al momento del mio insediamento ho dovuto prendere atto del ritiro della loro firma, e quindi il loro assenso, e che il Comune di Avezzano (Giunta Floris) votò una Delibera per testimoniare la propria contrarietà (confermata anche dalla nuova Giunta di centrosinistra): questo mi ha portato ad esprimere parere contrario in sede nazionale. La questione dell'ex Zuccherificio è sempre stata seguita con la massima attenzione dal sottoscritto e da questo Governo regionale che ancora una volta si trova a fare i conti con una opposizione ambigua. D'Amico e Di Pangrazio confermano l'attegiamento tipico del Pd che su molte questioni importanti mantiene una posizione indefinita, cambiando, se necessario, repentinamente indirizzo per sconfessare tutto quanto fatto e detto prima. Oggi per la questione della centrale Powercrop, ieri per il Centro Oli di Ortona, per il Parco nazionale della Costa teatina o per la riorganizzazione dell'Arssa. Con le loro dichiarazioni si ergono a paladini di una "battaglia" che loro stessi hanno contribuito a far nascere, purtroppo".
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I consiglieri regionale Giovanni D'Amico, Daniela Stati e Giuseppe Di Pangrazio ribadiscono il proprio no alla realizzazione della Centrale Powercrop ad Avezzano. "Sembra proprio che la Giunta regionale, nello specifico il suo presidente e l'assessore all'energia e all'ambiente, non voglia proprio tenere in alcun conto le decisioni del Consiglio. Ancora una volta, infatti, - sostengono i consiglieri regionali - a fronte di una Risoluzione approvata all'unanimita' nel novembre del 2011, con la quale si impegnava la Giunta a sospendere il procedimento autorizzativo in attesa del pronunciamento del Tar , risulta che la Regione Abruzzo abbia partecipato l'8 marzo scorso ad una riunione , con i rappresentanti di Provincia dell'Aquila e dei Comuni di Celano ed Avezzano, con il Prefetto dell'Aquila nella sua funzione di Commissario ad acta per la riconversione del sito celanese, e che stia avallando , in barba ad ogni decisione assunta dal Consiglio regionale, il completamento dell'iter approvativo".
I consiglieri regionali, che oggi hanno presentato una interpellanza urgente, chiedono alla Regione Abruzzo "il massimo della trasparenza dei suoi atti e dei suoi comportamenti soprattutto su argomenti che coinvolgono direttamente la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini". "Su questa vicenda - dichiarano infine i consiglieri - siamo intenzionati a portare avanti la nostra battaglia a fianco dei comitati cittadini, degli enti locali e delle Organizzazione produttive di categoria anche con la richiesta di un Consiglio regionale straordinario che a breve formalizzeremo".
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