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Pubblicato il 26/10/2016 18:06

Presunte tangenti per la cultura, parla in aula Mascitti

"Dopo la presentazione del preventivo, per l'organizzazione dell'evento, fui richiamato dall'assessore regionale De Fanis per discutere dei dettagli. Lui inizio' a cancellare alcune voci dal budget e disse che ci voleva una somma per lui, di 4.000 euro, che gli servivano per la campagna elettorale. Mi sentii molto turbato e decisi di parlarne con un amico, il pm Gennaro Varone, con il quale condividevo la passione per la musica, e lui mi esorto' a presentare querela". E' uno dei passaggi chiave della testimonianza resa questa mattina, davanti al tribunale collegiale di Pescara, da Andrea Mascitti, l'imprenditore dello spettacolo, costituitosi parte civile, che con una sua denuncia ha fatto scattare l'inchiesta denominata 'Il Vate'. I fatti si riferisco al 2013 e nel processo sono imputati, con le accuse a vario titolo di concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilita', truffa, peculato, abuso e falso, l'ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, il rappresentante legale dell'associazione Abruzzo Antico Ermanno Falone, il responsabile dell'Agenzia per la promozione culturale della Regione Abruzzo Rosa Giammarco e l'imprenditore Antonio Di Domenica. Lucia Zingariello, ex segretaria di De Fanis, per questa vicenda ha gia' patteggiato una condanna ad un anno e 11 mesi di reclusione. Proprio la Zingariello, questa mattina, sarebbe dovuta comparire per essere ascoltata in qualita' di testimone, ma non si e' presentata per ragioni di salute. Presenti, invece, gli imputati De Fanis, Giammarco e Falone. Assente solamente Di Domenica. Davanti al presidente del collegio, Maria Michela Di Fine, sono sfilati il super testimone dell'accusa, Mascitti e gli assistenti capo del Corpo Forestale di Pescara, Michele Brunozzi, Monica Marinelli e Claudio Sarracino, citati dal pm Anna Rita Mantini per riferire sulle indagini. 

"Organizzavo eventi e spettacoli, ma nell'ambiente non mi rispondono piu' e adesso mi sento un'anomalia. Io sono diplomato in pianoforte e ho investito tutta la mia vita in questo mondo, ma da quando e' accaduta questa vicenda per vivere faccio il benzinaio e per me e' una grande sconfitta". Cosi' Andrea Mascitti, l'imprenditore dello spettacolo, costituitosi parte civile, che con una sua denuncia ha fatto scattare l'inchiesta denominata 'Il Vate', dopo la sua deposizione davanti al tribunale collegiale di Pescara, in qualita' di testimone, nell'ambito del processo sulle presunte tangenti nel settore Cultura della Regione Abruzzo. "Per organizzare quell'evento mi sono rivolto all'assessore  alla Cultura, una persona che mi avrebbe dovuto tutelare - ha aggiunto Mascitti - e invece e' finita cosi'"

 "Nel corso delle intercettazioni della Zingariello, con un linguaggio piuttosto criptico, e' emerso che De Fanis avrebbe saputo da Chiodi e Venturoni di essere indagato". Lo ha detto Michele Brunozzi del Corpo Forestale questa mattina davanti al tribunale collegiale di Pescara, rispondendo ad una domanda del giudice Maria Michele Di Fine, nell'ambito del processo sulle presunte tangenti nel settore Cultura della Regione, che vede imputati l'ex assessore regionale Luigi De Fanis, il rappresentante legale dell'associazione Abruzzo Antico Ermanno Falone, il responsabile dell'Agenzia per la promozione culturale della Regione Abruzzo Rosa Giammarco e l'imprenditore Antonio Di Domenica, per fatti che risalgono al 2013. Poco prima il testimone dell'accusa Andrea Mascitti, l'imprenditore dello spettacolo, costituitosi parte civile, che con una sua denuncia ha fatto scattare le indagini, aveva spiegato al collegio che De Fanis e Zingariello, "nel corso di alcune telefonate con un linguaggio in codice, mi avevano detto di stare attento perche' eravamo tutti intercettati".

Sia Brunozzi, che gli assistenti capo della Forestale Monica Marinelli e Claudio Sarracino, citati dal pm Anna Rita Mantini per riferire sulle indagini, hanno poi ricostruito dettagliatamente le varie fasi dell'inchiesta denominata "Il Vate", culminata nel processo attualmente in corso. Nella prossima udienza, in programma il 23 novembre, sara' ascoltata Lucia Zingariello, ex segretaria di De Fanis, che per questa vicenda ha patteggiato una condanna ad un anno e 11 mesi di reclusione. In quell'occasione saranno chiamati a deporre anche alcuni dei 24 testimoni della difesa, rappresentata dall'avvocato Domenico Frattura, tra i quali l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte e diversi sindaci abruzzesi. 


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