Si e' conclusa con l'assoluzione di tutti gli imputati "perche' il fatto non sussiste", la vicenda giudiziaria relativa ad un presunto abuso edilizio nell'area ex Monti di Roseto degli Abruzzi, relativo al Prusst (programma di riqualificazione urbana) "La citta' lineare della costa" all'interno del quale, secondo la Procura, erano state realizzate tre palazzine con volumetrie in eccesso rispetto al progetto approvato. Una vicenda per la quale erano finiti a processo il costruttore Giovanni Lucidi,il progettista Tito Rocci, il tecnico progettista Mauro Torzolini, l'allora dirigente comunale di urbanistica e lavori pubblici Lorenzo Patacchini, il tecnico comunale Mario Di Nicola, il tecnico comunale Miranda Saponaro e l'acquirente di uno degli appartamenti Paolo Di Gregorio. L'inchiesta, nel 2007, era scaturita da una denuncia dell'imprenditore Alberto Rapagna', che si era costituito parte civile, con il fascicolo che dopo due richieste di archiviazione, entrambe respinte dal gip, aveva visto finire davanti ai giudici i sette imputati, accusati a vario titolo di reati che vanno dall'abuso edilizio all'abuso d'ufficio al falso. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Guglielmo Marconi, Tommaso Navarra, Gennaro Lettieri, Vincenzo Cafforio.
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