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HOME » CRONACA » PROCESSO PER LA RIABILITAZIONE ALL'EX VILLA PINI, SENTITI I TESTIMONI DELLA DIFESA
Pubblicato il 03/02/2016 21:09

Processo per la riabilitazione all'ex Villa Pini, sentiti i testimoni della difesa

 E' stata dedicata all'esame degli ultimi testimoni dell'accusa e ai testimoni della difesa l'odierna udienza del processo davanti al Tribunale di Chieti che vede imputato l'ex titolare del gruppo Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini. In questo processo che riguarda le strutture riabilitative psichiatriche, Angelini e' imputato con la moglie, Annamaria Sollecito, la figlia Chiara e altre tre persone, Claudio Cignarale, Vincenzo Recchione e Giovanni Pardi, con accuse che vanno dall'abbandono di persona incapace alla truffa. L'inchiesta prese le mosse da un sopralluogo nelle strutture del gruppo Villa Pini effettuato nel 2009 dalla Commissione parlamentare d'inchiesta del Senato sulla sanita' guidata, all'epoca, da Ignazio Marino. L'ex sindaco di Roma era stato citato in un primo momento dall'accusa che poi vi ha rinunciato nel corso del processo. Ora e' la difesa di Angelini a volerlo sentire e che lo citera' per l'udienza del prossimo 19 luglio, quando di fatto la fase di istruttoria dibattimentale verra' conclusa. Oggi i testimoni della difesa, tra i quali molti ex dipendenti del gruppo Villa Pini, hanno detto che nelle strutture protette si svolgeva la migliore riabilitazione possibile, che nessun paziente e' stato abbandonato, che tutti furono seguiti fino alla fine, ogni attivita' riabilitativa prevista dal setting veniva eseguita. I pazienti avrebbero inoltre svolto attivita' musicali, teatrali, di tessitura e utilizzo della ceramica e frequentato la spiaggia nel periodo estivo. Ma la fotografia emersa dal processo nelle precedenti udienze e' anche quella, ricostruita dall'accusa, di strutture che presentavano pareti scrostate per l'umidita', uscite di sicurezza chiuse a chiave, personale inadeguato, sporco diffuso, strutture prive dei requisiti minimi per erogare prestazioni sanitarie. L'inappropriatezza di molti ricoveri nelle strutture psichiatriche di Villa Pini avrebbe prodotto una truffa per oltre 24 milioni di euro ai danni della Regione Abruzzo.

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