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Pubblicato il 30/04/2016 17:05

Procura L'Aquila, 21 candidati per succedere a Cardella

 Sono 21 i magistrati candidati a diventare il nuovo procuratore della Repubblica dell'Aquila in sostituzione di Fausto Cardella che, dopo 3 anni e 3 mesi nel capoluogo, dallo scorso mese di marzo ha assunto il ruolo di capo della procura generale di Perugia, citta' dove vive. Tra coloro che hanno risposto al bando scaduto lo scorso 4 aprile, 5 sono attualmente impiegati in uffici giudiziari abruzzesi, e di questi 3 proprio all'Aquila, mentre gli altri 16 vengono dai palazzi di Giustizia di tutta Italia. La meta' dei nomi di questa lista, 10 candidati su 21, e' in lizza anche per la procura della Repubblica di Chieti, che ha appena perso Pietro Mennini, promosso a capo della procura generale della Repubblica del capoluogo abruzzese. Ora partono le procedure gestite dalla quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura, quella per il Conferimento degli uffici direttivi, presieduta da Lucio Aschettino, che dovra' consegnare una rosa o anche un nome solo al plenum, che si occupera' di ratificare la nomina. La prima domanda depositata risale all'8 marzo scorso, le ultime sono arrivate il 4 aprile, alla scadenza. Tra i nomi c'e' anche quello di Sergio Colaiocco della procura romana, che si sta occupando delle indagini sull'assassinio in Egitto dello studente italiano Giulio Regeni. Non e' esclusa una soluzione interna: ci sono tre sostituti aquilani che, infatti, puntano alla promozione: l'attuale facente funzioni per anzianita' in magistratura, Stefano Gallo, e i colleghi Antonietta Picardi e David Mancini. Peraltro tutti e tre sono candidati anche a Chieti. Dalla procura generale ci prova anche il sostituto Alberto Sgambati, aquilano. Non mancano anche noti ex abruzzesi, come Elisabetta Rosi, oggi in servizio in Cassazione come consigliere, ma in passato sostituto procuratore del capoluogo teatino che negli anni Novanta fece tremare la politica teatina guidando la locale "tangentopoli". C'e' anche Guido Campli, giudice per l'udienza preliminare a Pescara dei processi "Housework" contro l'allora sindaco Luciano D'Alfonso, e "Rifiutopoli" contro l'ex assessore alla Sanita' Lanfranco Venturoni. Come gip firmo' anche l'arresto dell'ex presidente della Finanziaria regionale, Giancarlo Masciarelli. Antonio La Rana, residente a Vasto (Chieti), per anni ha esercitato nella sua citta' e prima ancora proprio all'Aquila. Dei 21 nomi, 3 occupano gia' il ruolo di procuratore "capo" in altre citta': Francesco De Leo (Livorno), Michele Renzo (Ascoli Piceno) e lo stesso Antonio La Rana (Campobasso).

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