In poco piu' di 3 anni ha quadruplicato i trattamenti contro l'ictus cerebrale: e' passata dai 12 casi del 2012, ai 17 del 2013, ai 28 dello scorso anno e ai 43 di quest'anno gia' compiuti nei primi sette mesi. La struttura stroke-unit dell'ospedale di Avezzano, all' interno di Neurologia, e' una realta' che cresce, come professionalita' e qualita' di prestazioni: dai numeri sembra proiettata a fine anno verso un primato regionale. Il reparto del presidio di Avezzano, nell'azione di contrasto contro una malattia grave che richiede tempestivita' di intervento e perfetto gioco di squadra tra le diverse componenti operative, riesce a coprire oggi i bisogni di un territorio che va dalla Marsica alla Valle Peligna fino all'Alto Sangro, per una popolazione complessiva di 250.000 abitanti. Attualmente l' apparato anti ictus cerebrale, messo in piedi e progressivamente affinato negli anni, riesce ad affrontare con la trombolisi (trattamento per sciogliere o rimuovere il grumo di sangue che ostruisce le arterie cerebrali) il 10% dei casi, un tasso ben superiore alla media europea che si attesta al 6%. Un risultato reso possibile da una costante opera di sensibilizzazione dei medici di medicina generale, con cui e' stato avviato un proficuo rapporto di collaborazione, e da un continuo lavoro di miglioramento operativo dell'equipe composta da piu' servizi, in cui ciascuna parte dell'ingranaggio deve svolgere bene e velocemente il proprio ruolo.
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