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Pubblicato il 20/10/2016 20:08

Ripreso il processo Mare - Monti oramai indirizzato verso la prescrizione

Ripreso davanti al tribunale collegiale di Pescara, il processo Mare-Monti relativo a presunte irregolarita' negli appalti per la realizzazione della variante alla Statale 81, frutto di un' inchiesta che risale al 2008 e conta undici imputati, tra i quali l'attuale presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso - per fatti che risalgono a quando era presidente della Provincia di Pescara -, e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto. Il procedimento, che riguarda fatti accaduti tra la seconda meta' degli anni Novanta e i primi anni del Duemila, e' ormai indirizzato verso la prescrizione per la quasi totalita' dei reati. Restano in piedi soltanto una serie di illeciti amministrativi, che chiamano in causa le eventuali responsabilita' delle societa' coinvolte nel procedimento.

Davanti al collegio presieduto dal giudice Rossana Villani, sono sfilati quattro testimoni dell'accusa, rappresentata dal pm Gennaro Varone. Sono stati ascoltati prima Fernando Di Fabrizio e Claudio Giancaterino, in qualita' di direttore e tecnico della riserva naturale, che hanno ripercorso i passaggi legati alla perizia di variante al centro del procedimento. Subito dopo e' stata la volta di Antonio Margiotti, consulente della Forestale nell'ambito dell'indagine. Infine ha preso la parola Michele Brunozzi, assistente capo del Corpo Forestale di Pescara, che ha risposto alle domande di Varone, ripercorrendo le varie fasi dell'indagine.

La deposizione di Brunozzi, data la corposita' della materia, e' stata interrotta e riprendera' nel corso della prossima udienza, fissata dal giudice al prossimo 24 aprile. In quell'occasione sara' ascoltato anche un consulente del pm. 

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