La polizia di Pescara ha sottoposto a fermo un 44enne palestinese, domiciliato a Pescara, per il reato di tentato omicidio ai danni di un 38enne di origine algerina, nato in Francia. La vittima la scorsa notte e' stata trasportata in ospedale a Pescara con ferite da arma da taglio, riferendo di aver subito un'aggressione all'ingresso di un casolare abbandonato in via Andrea Doria nella zona della Marina sud, dove vive insieme alla sua compagna. L'edificio sarebbe abitato anche da altri cittadini stranieri. Il 38enne si e' recato in ospedale due volte: la prima perche' presentava delle ferite da taglio all'altezza del collo, della testa e al braccio, causate da altre persone, giudicate guaribili in 12 giorni; la seconda perche', a suo dire, era stato nuovamente picchiato. L'uomo ha raccontato che, nel rientrare in casa, ha sentito un boato e notato delle fiamme provenire da una delle stanze occupate da altri uomini stranieri. In particolare, sarebbe stato minacciato con calci e pugni da tre extracomunitari perche' ritenuto l'autore dell'incendio. Nello specifico, il palestinese l'avrebbe colpito al volto con un paio di forbici procurandogli dei profondi tagli alla gola, alla testa e al braccio. Successivamente il 38enne sarebbe stato aggredito di nuovo dagli stessi uomini, riportando anche un trauma cranico/facciale. La vittima ha quindi denunciato l'accaduto e ha anche riconosciuto in alcune foto il palestinese. Il 44enne e' stato poi rintracciato verso le 14.30 da una pattuglia della Squadra Volante seduto su una panchina della strada parco, mentre stava bevendo alcolici. Dalla perquisizione personale gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una felpa con evidenti macchie di colore rosso. L'uomo e' stato rinchiuso in carcere.
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