150 piante di canapa indiana alte due metri e mezzo, coltivate su un terreno agricolo nascosto in un bosco, e altre dieci nel cortile di un'abitazione sono state sequestrate dai Carabinieri di Orsogna in due distinte operazioni nei giorni scorsi. Secondo quanto si e' appreso, sono in tutto cinque le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Chieti dai militari dell'Arma con l'accusa di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le 150 piante, una volta trasformate in hashish, avrebbero potuto fruttare circa 150 mila euro sul mercato dello spaccio. Il terreno su cui sorgeva la rigogliosa piantagione era curato in ogni dettaglio e perfettamente pulito da erbacce e altre impurita'. I tre proprietari, tutti denunciati, innaffiavano a turno la canapa utilizzando una sorgente d'acqua presente sul posto. Il luogo era praticamente impossibile da scorgere, completamente circondato dalla boscaglia. I tre sono stati traditi dalle luci utilizzate di notte per muoversi sul terreno, i cui movimenti, anomali e sospetti in quella zona, hanno attirato l'attenzione di una pattuglia dei Carabinieri. Da li' sono partite le indagini che hanno portato a scoprire l'insolita coltivazione. Altri due cittadini, di origine polacca, sono stati denunciati anche in questo caso dai Carabinieri di Orsogna che, durante un servizio, hanno notato alcune piante sospette nel giardino di una casa. A un esame piu' ravvicinato hanno avuto conferma che si trattava di dieci piante di canapa indiana, dell'altezza di oltre un metro e mezzo. La successiva perquisizione nell'abitazione dei due denunciati ha consentito di rinvenire diversi semi di canapa e dei panetti di hashish gia' confezionati.
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