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Pubblicato il 25/03/2016 14:02

Sicurezza alimentare, sequestri e sanzioni del Nas di Pescara

Tre attivita' sospese per carenze igienico sanitarie e assenza di autorizzazione, sanzioni per 20mila euro e circa mille chili di alimenti sottoposti a vincolo sanitario poiche' non rintracciabili. E' il bilancio delle ispezioni dei carabinieri del Nas nelle attivita' della filiera della carne e del latte, con particolare attenzione alla repressione di casi di macellazione clandestina di ovini, maggiormente consumati in occasione delle festivita' Pasquali. I controlli hanno anche permesso di individuare uno scarico abusivo di acque di lavorazione. Nello specifico, i militari del Nas nella zona dell'Aquilano hanno riscontrato carenze igieniche in un allevamento di mucche da latte per la massiva presenza di letame nei ricoveri degli animali. Sul posto e' intervenuto anche il personale del Servizio Veterinario della Asl, che ha disposto l'immediata rimozione del letame. Inoltre, e' stata sospesa l'attivita' del laboratorio caseario, attiguo all'allevamento, perche' e' stata rilevata la presenza di muffe e infiltrazioni nelle pareti. L'impresa, per la vendita dei prodotti, si serviva di un autonegozio, risultato peraltro privo di autorizzazione, cosi' come una cella frigorifera utilizzata per la stagionatura dei prodotti. Per entrambi e' scattata la sospensione. Nell'occasione sono stati sottoposti a vincolo sanitario circa 50 kg di prodotti lattiero caseari privi di indicazioni circa la rintracciabilita'. Nello stesso stabilimento, i carabinieri del Nas, coadiuvati dai colleghi del Noe, hanno scoperto uno scarico, in acque fluviali, di acque reflue industriali non autorizzato. Il responsabile della struttura e' stato anche denunciato per inquinamento delle acque. In un piccolo centro della provincia di Chieti, sono stati ispezionati diversi laboratori di lavorazione carni, con annesse attivita' di vendita. In particolare, i militari del Nas hanno sospeso l'attivita' di un laboratorio per la produzione di prodotti lattiero caseari, ricavato all'interno di un locale per il sezionamento e la lavorazione dei prodotti carnei, risultato essere del tutto abusivo. Nella circostanza, con l'intervento di personale del Servizio Veterinario della Asl, sono stati sottoposti a vincolo sanitario circa 500 kg di prodotti lattiero caseari ed insaccati vari poiche' carenti delle informazioni utili a ricostruirne la rintracciabilita'. I controlli sono proseguiti in altre due macellerie della stessa localita' teatina. I militari, con l'intervento dell'autorita' componente, hanno vincolato sanitariamente circa 300 kg di salumi e insaccati e 115 kg di prodotti lattiero caseari, poiche' non tracciati e prodotti in ambienti insalubri, non autorizzati. Nelle pertinenze di una delle macellerie ispezionate, e' stato scoperto, infatti, un laboratorio per la produzione di insaccati, totalmente abusivo, all'interno del quale sono state rinvenute anche due carcasse di agnello prive di bollatura sanitaria attestante la visita ante e post mortem, che sono state sequestrate, prima che fossero messe in commercio. Agli operatori del settore alimentare sono state contestate violazioni in materia di requisiti igienici degli ambienti di lavorazione e relativamente all'omessa applicazione delle procedure di rintracciabilita' degli alimenti. Complessivamente sono state elevate sanzioni per circa 20mila euro. 

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