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Pubblicato il 15/03/2016 08:08

Sicurezza pubblica, incontro a Chieti

Una limitata percezione di reali problemi di sicurezza a cui pero' si unisce una richiesta di strategie condivise fra istituzioni preposte e societa' civile. Valutazione molto positiva, quasi sempre superiore al 65% e con punte del 90%, di una nuova destinazione d'uso per spazi ed edifici pubblici attualmente in disuso, con un interesse da parte del pubblico estremamente favorevole a partecipare alle decisioni in merito. E' quanto emerge dal primo esperimento nazionale, con metodo scientifico, di Assemblea di democrazia partecipativa e deliberativa sul tema della Sicurezza urbana. L'evento nasce dalla collaborazione tra il Comune di Chieti e l'Universita' d'Annunzio - Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali nella persona del professor Antonello Canzano. I risultati del sondaggio sono stati resi noti nell'auditorium della ''d'Annunzio'' a Chieti, alla presenza del sindaco di Chiet, Umberto Di Primio, del rettore Carmine Di Ilio e di un folto pubblico, oltre che del prof. Canzano. L'iniziativa era stata avviata lo scorso 23 gennaio allorquando nel corso di un'assemblea, aperta a cittadini e portatori d'interesse, era stato somministrato un sondaggio deliberativo per informare, rilevare l'opinione e fornire risposte relativamente al problema sicurezza. Ne era seguito un confronto pubblico fra amministrazione, operatori delle forze dell'ordine, docenti universitari e cittadini. Dal sondaggio emerge che il 68% di coloro che hanno risposto e' soddisfatto dell'evento deliberativo e dei materiali forniti. ''Chieti - ha detto Di Primio - cosi' come appare anche dai risultati resi noti, non e' una citta' insicura ma cio' che chiedono i cittadini, anche alla luce talvolta di esasperazioni mediatiche, e' il costante livello di attenzione sul territorio, perche' spesso permane un distinguo fra percezione reale e percezione indotta''. Parlando del nuovo disegno di legge sulla sicurezza urbana, il sindaco ha evidenziato come ''sia importante fronteggiare taluni fenomeni con un nuovo modello di governance in cui vengano conferiti maggiori ambiti di intervento ai sindaci per fronteggiare nuove forme di incuria e degrado> concetti che passano anche per la tutela e il recupero del patrimonio pubblico. ''Il Comune, insieme all'Adsu e alla Regione ha avviato un importante progetto riguardante il riutilizzo degli immobili dismessi da destinare a residenza universitaria - ha aggiunto Di Primio - un tema importante di cui parlare in questa sede perche' i diretti destinatari dell?iniziativa siete voi studenti. Aspetti non secondari e intimamente collegati all'esperimento di Democrazia deliberativa in corso sono il recupero del patrimonio pubblico e la sottrazione di elementi di abbandono nell'ambito del contesto urbano''. 

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