Caccia aperta ai 460 mila euro scomparsi dal conto di una cliente tedesca della filiale di Porto d'Ascoli della Banca delle Marche. E' stato chiesto l'arresto di un dipendente dell'istituto di credito, G. M., residente a Giulianova, e il sequestro di un immobile di sua proprieta'. Da quanto si e' potuto ricostruire, il conto corrente in questione non era stato piu' movimentato dal 2007, quando la titolare vi aveva versato 460 mila euro, incassati dalla vendita di un appartamento. Ad aprile di quest'anno l'impiegato avrebbe emesso un libretto di assegni a nome della cliente, e, dopo aver apposto firme false sugli assegni, avrebbe versato i soldi in un conto acceso in una banca estranea al gruppo Banca Marche. Successivamente avrebbe investito il denaro, non e' ancora chiaro se in immobili o nell'acquisto di oggetti preziosi, facendo perdere ogni traccia dei contanti. Non e' da escludere che il bancario abbia potuto contare sulla complicita' di qualcuno. Anni addietro era stato accusato di un ammanco di circa 5.000 euro presso una filiale abruzzese di Banca Marche. Per questo motivo era stato trasferito a San Benedetto del Tronto.
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