Tornano alla Procura della Repubblica di Pescara, dopo che la Corte d'assise di Chieti ha accolto un'eccezione di incompetenza per materia sollevata dalla difesa, gli atti relativi all'accusa di falso ideologico del processo per la morte del piccolo Maxim, il bimbo di 5 anni soffocato nel sonno dal padre, Massimo Maravalle, nella notte fra il 17 e il 18 luglio 2014 a Pescara. Lo scorso 9 febbraio, nel processo con rito abbreviato dinanzi al gup di Pescara Nicola Colantonio, Maravalle era stato assolto dall'accusa di omicidio in quanto non punibile, perche' giudicato incapace di intendere e di volere all'epoca dei fatti, ma gli e' stata applicata la liberta' vigilata per dieci anni. Sulla base delle perizie dello psichiatra Renato Ariatti il piccolo Maxim fu soffocato dal padre adottivo che in quel momento era "in preda a un delirio letale, paranoide e persecutorio".
Nello stesso processo l'uomo e' stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per falso in concorso. Davanti alla Corte d'assise di Chieti erano finiti la moglie di Maravalle, Patrizia Silvestri, e i medici Giuliana Iachini, del Servizio di medicina legale e del lavoro della Asl di Pescara, e Fabio Panzieri, medico di famiglia, tutti accusati di falso. Nei colloqui sostenuti tra le procedure per l'adozione di Maxim, Patrizia Silvestri avrebbe omesso di riferire notizie sui disturbi e sulla patologia psichiatrica del marito, in trattamento farmacologico, inducendo in errore le funzionarie dei Servizi sociali. I due medici, nell'ambito delle stesse procedure, avrebbero redatto certificati che attestavano l'assenza di patologie fisiche e psichiche in Maravalle. Dinanzi alla Corte d'assise di Chieti, presidente Geremia Spiniello, a latere Isabela Allieri, e' stato l'avvocato Alfonso Vasile, che difende Silvestri con l'avvocato Carla Panizzi di Pordenone, a sollevare l'eccezione di incompetenza per materia. Vasile ha sostenuto che il collegamento operato fra le due indagini, quella sull'omicidio e quella sul falso nell'ambito della procedura di adozione, non ha effetto sulla competenza e che non vi e' alcun elemento di connessione che potesse far ritenere che l'induzione in falso, contestata in particolare alla sua assistita, avesse una connessione con l'omicidio.
"Lo dicono i capi di imputazione - ha sostenuto Vasile - che sono configurati in modo netto e preciso. C'e' un fatto accaduto di recente e altri tanti tanto tempo fa, ci sono date diverse e comportamenti diversi: non c'e' nulla che possa far pensare a questa connessione, neppure il giudice ha inserito la connessione tra i due reati". Secondo il legale il rinvio operato dinanzi alla Corte d'Assise di Chieti e' apparso una violazione dell'articolo 25 della Costituzione ovvero il diritto al giudice naturale. Al riguardo il legale ha annunciato di aver presentato un ricorso alla Corte di Cassazione per abnormita' del provvedimento con udienza fissata il 6 luglio prossimo. All'eccezione di incompetenza per materia si sono associati, portando le loro argomentazioni, gli avvocati degli altri imputati ovvero Marco Spagnuolo per Panzieri e Aldo Moretti e Paola Campilii per la Iachini. Il pubblico ministero Rosangela Di Stefano, che ha sostituito il collega Andrea Papalia, aveva invece chiesto il rigetto dell'eccezione sostenendo l'esistenza della connessione probatoria tra i falsi e l'omicidio
Il pm di Pescara dovra' quindi riformulare le accuse in modo che il procedimento torni prima davanti al Gup e infine davanti al tribunale monocratico del capoluogo adriatico. Silvestri, questa mattina, era l'unica imputata presente in aula. "Attendiamo di leggere le motivazioni, ma crediamo che il giudice abbia accolto la nostra tesi, individuando correttamente la competenza nel tribunale monocratico di Pescara - osserva Aldo Moretti, avvocato difensore di Iachini - L'omicidio commesso da Maravalle e' il reato principale e ha finito per attrarre gli altri reati presso la Corte d'Assise di Chieti, pur non esistendo casi di connessione, ai sensi del codice, tra i reati di omicidio e i falsi contestati agli imputati"
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: