Tre ex responsabili della banca Caripe sono indagati dalla Procura di Pescara per concorso in usura nei confronti di due imprenditori del mobile. Secondo quanto riportano i lanci di agenzia, gli indagati finiti nel mirino del pm Gennaro Varone sono Antonio Di Matteo, amministratore della Caripe fino al 6 ottobre 2011; Mario Russo, amministratore delegato della banca dal 6 ottobre 2011 al 22 maggio 2013; Franco Tarozzi, che nello stesso arco temporale ha ricoperto l'incarico di direttore pro tempore della Caripe Agenzia 2. Recentemente sono stati sequestrati alla Caripe i fascicoli riguardanti le pratiche al vaglio della Procura. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'Agenzia numero 2 della Caripe di Pescara, con sede in via Misticoni, avrebbe concesso alle due presunte vittime, soci della stessa azienda pescarese, a partire dal primo trimestre del 1998, un'apertura di credito in favore della gestione dell'attivita' d'impresa. Secondo l'accusa, sulle passivita' di tale conto sarebbero stati "addebitati interessi superiori a quelli della soglia usura legislativamente definita" nel terzo trimestre 2009, nel primo e secondo trimestre 2010, nel secondo, terzo e quarto trimestre 2012, e in tutto i quattro trimestri del 2013.
I fatti contestati a Di Matteo e Tarozzi sono relativi al periodo compreso tra il 1 luglio 2009 e il 28 febbraio 2012. Le contestazioni relative a Russo e Tarozzi riguardano il periodo di tempo compreso tra il 3 ottobre e il 30 novembre 2012.
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