Sara' un perito antinfortunistico a stabilire se nell'aula dell'Istituto alberghiero di Roccaraso E.De Panfilis esistessero le condizioni di sicurezza previste dalla legge, perche' la morte di Christan Lombardozzi, il 17enne deceduto ieri a scuola, e' a tutti gli effetti una indagine sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Per questo e' sicuro che a breve ci saranno i primi indagati da collegare agli atti garantiti quali perizie e autopsia. Lo ha deciso il procuratore capo del Tribunale di Sulmona Giuseppe Bellelli, al termine del sopralluogo eseguito questa mattina insieme al sostituto procuratore Aura Scarsella, titolare delle indagini e ai carabinieri di Castel di Sangro. Il perito dovra' inoltre stabilire se la sedia in plastica e ferro sulla quale era seduto lo studente, fosse a norma con le regole scolastiche. L'incarico sara' affidato lunedi' mattina, cosi' come sempre lunedi', sara' nominato l'anatomopatologo, il quale dovra' stabilire le cause che hanno provocato il decesso dello studente 17enne originario della frazione di Roccacinquemiglia. Sul caso lavorera' anche il nucleo dell'ispettorato del lavoro dei carabinieri: a quanto si e' appreso nell'aula complessivamente non sarebbero state riscontrate grosse irregolarita'.
La sedia in plastica sulla quale si trovava Christian Lombardozzi, il giovane di 17 anni morto ieri in classe, era stata acquistata qualche anno fa come arredo scolastico e figurerebbe ancora nel catalogo dell'azienda produttrice. Dagli ambienti investigativi sarebbe emerso che Lombardozzi era l'unico studente che la utilizzava in classe. Lo affermano dalla scuola, precisando che ci sarebbero altre sedie uguali nelle classi dell'istituto. Una sedia in plastica con struttura in ferro, di solito utilizzata dagli insegnanti, piu' comoda ma diversa rispetto a quelle in legno e ferro dove siedono gli studenti dell'Istituto Alberghiero E. De Panfilis di Roccaraso.
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