La Banca popolare dell'Emilia-Romagna, istituto di credito che ha incorporato la Cassa di Risparmio de L'Aquila (Carispaq), dovra' risarcire nella misura di 16 mila euro oltre a rivalutazione ed interessi, due investitori che avevano affidato i loro risparmi alla societa' 'Eim' del broker finanziario Gianfranco Lande, noto come 'il Madoff dei Parioli', condannato in via definitiva a sette anni di reclusione per una megatruffa da 300 milioni di euro ai danni di Vip e professionisti della capitale. La sentenza, che apre la strada ad azioni risarcitorie anche per altri investitori nella Eim, e' stata emessa dal giudice Cecilia Bernardo, della III sezione civile del tribunale di Roma. La Carispaq, in sostanza, e' stata riconosciuta responsabile di aver consentito alla Eim e al gruppo di cui essa faceva parte, in violazione della normativa in materia di antiriciclaggio, di aprire una serie di conti correnti, a partire dal 1994, in cui sono confluiti circa 170 milioni di euro, compresi i 16 mila dei ricorrenti, frutto di una abusiva raccolta di denaro sul mercato. Nelle motivazioni della sentenza il giudice Bernardo sottolinea come vada evidenziata "la condotta sicuramente colposa della banca, posto che un comportamento corretto e conforme alle normative vigenti avrebbe sicuramente reso necessari l'interruzione, ovvero il blocco delle operazioni anomale effettuate dalla Eim". Legato al caso Lande e' tuttora in corso a Roma un processo penale a tre funzionari della Carispaq accusati di "mancato adempimento dell'obbligo di identificazione della clientela". I tre lavoravano presso la filiale dove Lande effettuava investimenti e aveva conti correnti aperti. La requisitoria del pm Luca Tescaroli e' in programma a settembre
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