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Un tavolo per l'affido familiare in Regione Abruzzo
Promuovere l'utilizzo dell'affido per quei minori che vengono allontanati dalle famiglie, attraverso un sistema di coordinamento regionale. Con questo obiettivo l'Abruzzo, tra le prime regioni del centro-Sud, ha istituito il tavolo regionale sull'affido familiare. In due casi su tre, nelle quattro province, i minori allontanati dalla famiglia finiscono ancora in case famiglia o altre strutture di accoglienza. Del tavolo, che si e' insediato stamani con la firma di un protocollo d'intesa, fanno parte il Tribunale per i minori, l'Anci, le otto equipe di affido e le associazioni delle famiglie affidatarie. L'iniziativa e' stata presentata in conferenza stampa, nella sede della Regione, a Pescara. Presenti, tra gli altri, l'assessore regionale alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, il presidente dell'Anci Abruzzo, Luciano Lapenna, i rappresentanti delle equipe di affido e quelli delle associazioni. Al centro delle diverse iniziative ci sono i Comuni a cui spetta la gestione delle singole situazioni. Grazie al protocollo, viene garantita, ad esempio, la certezza dei sostegni economici alle amministrazioni, che in molti casi non hanno le risorse necessarie per supportare gli affidi, e delle coperture assicurative alle famiglie affidatarie. Prevista anche la formalizzazione di un percorso di assistenza per i neo maggiorenni che devono lasciare le strutture, per i quali lo scorso anno e' stata approvata una legge regionale che ha istituito un apposito fondo. L'assessore ha parlato di "una serie di azioni condivise di sensibilizzazione e coordinamento, che mirano a far conoscere e diffondere questo strumento, molto utilizzato soprattutto nelle Regioni del Nord. E che racconta esperienze positive sia da parte dei bambini, sia delle famiglie che li accolgono", ha concluso.
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