La Giovanni Leonardis Welfare, start up nata in Abruzzo con l'ambizioso obiettivo di "curare il dolore" utilizzando allo scopo una rete di "stanze" con tecnologie innovative dislocate in tutta Italia e la telemedicina per la cura dei pazienti a distanza, sara' presente, esempio di start up tra le piu' innovative del Paese, a Roma il 26 ottobre alle ore 10,30 in un incontro-confronto tra "old economy" e telecomunicazioni che vede come ospite d'onore Tiffany Norwood, imprenditrice di successo fondatore e Ceo di Tribetan, una start-up che sviluppa una piattaforma universale di intelligenza collaborativa, con la visione di permettere a milioni di menti di creare, inventare, innovare o risolvere problemi come un'entita' unica. L'evento, che vede tra i relatori gli amministratori delegati delle piu' innovative start-up dell'attuale panorama internazionale, e' organizzato nella Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati dal professore universitario e presidente della Commissione "Innovazione Tecnologica " di Roma XII Fabio Pompei. Tra i partecipanti il ministro Maria Elena Boschi, i deputati Sergio Boccadutri e Matteo Mauri, il professore ordinario dell'Universita' Europea di Roma Alberto Gambino, l'assessore Marta Leonori e la Consigliera Ilaria Piccolo. La "Giovanni Leonardis Welfare", rappresentata dall'imprenditore Alberto Leonardis che ha intitolato la start up a suo padre, medico recentemente scomparso precursore dello studio sulla terapia del dolore, e' legata alla nascita a Sulmona di una Scuola, prima in Italia, per l'alta formazione di medici e infermieri specializzati nelle moderne terapie. Ma il progetto di Leonardis e' ben piu' ampio: attraverso una rete sviluppata sull'intero territorio nazionale, saranno aperte ai cittadini delle vere e proprie "stanze" per curare il dolore. Macchinari all'avanguardia e medici opportunamente formati dalla Giovanni Leonardis Welfare saranno a disposizione di coloro che cercano un trattamento per la loro sofferenza, finalmente definita e normata come malattia.
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