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Pubblicato il 02/07/2012 20:08

Vasto - Villa confiscata sarà destinata ad attività sociali

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L'immobile, del valore di un milione e 200mila euro, è stato giudicato provento di attività illegal

Una villa confiscata a Vasto nell'ambito di un'indagine su un'attività di spaccio di droga verrà destinata a una funzione sociale come casa di accoglienza per minori con disagio.

L'immobile, del valore di un milione e 200mila euro, è stato giudicato provento di attività illegali, alla stregua di quanto accade per i beni della mafia, e consegnata dall'Agenzia Nazionale dei beni confiscati e sequestrati affinché torni a servizio della collettività.
Lo ha annunciato il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, in Tribunale nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, dei comandanti provinciali della Guardia di Finanza e dei carabinieri, Paolo D'Amata e Giuseppe Cavallari e del procuratore capo Francesco Prete. La confisca della villa venne disposta dal Gip di Vasto su richiesta proprio di Prete, il 10 luglio 2010 e successivamente confermata il 7 giugno 2011, contestualmente alla condanna in primo grado con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rispettivamente a 8 anni per il rom Carmine Bevilacqua e a 6 anni per la moglie Lucia Sauchella. L'11 maggio di quest'anno la Corte d'Appello dell'Aquila ha riformato in parte la sentenza: la Sauchella è stata assolta e il marito condannato a 8 anni di reclusione con la concessione dei domiciliari.

 

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