Il Wwf si costituira' parte civile nel procedimento sul mancato funzionamento dei depuratori in provincia di Teramo. Ad annunciarlo e' la stessa associazione ambientalista che questa mattina presenta la relativa richiesta nel corso dell'udienza preliminare fissata davanti al gup Domenico Canosa. Il procedimento e' quello relativo al mancato funzionamento degli impianti lungo la costa teramana e nell'entroterra vibratiano, che cinque anni fa arrivo' sul tavolo del pm Laura Colica. Sei gli indagati, tutti ex amministratori e tecnici della Ruzzo Reti Spa, tutti chiamati a rispondere dei problemi rilevati rispetto ai depuratori di Villa Rosa, Alba Adriatica, Sant'Omero, Sant'Egidio, Nereto e Corropoli. "L'inchiesta della magistratura teramana e' andata avanti per anni raccogliendo dati, analisi e prove in merito alle conseguenze negative, prima sui corsi d'acqua, in particolare il torrente Vibrata, e poi sul Mare Adriatico, del mancato funzionamento di numerosi depuratori della provincia teramana - ricorda il Wwf in una nota - il tutto con effetti dannosi sull' ambiente, ma anche sulla salute dei cittadini e di conseguenza sull'economia legata al turismo che rischia di essere compromessa da episodi come quelli che sempre piu' spesso si registrano sulla costa abruzzese". A rappresentare il Wwf, che all'epoca presento' diverse denunce, l'avvocato Tommaso Navarra.
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