Da controlli affidati da singoli produttori a laboratori privati sarebbero emerse tracce di contaminanti dopo l'incendio avvenuto in contrada Sant'Antonio di Chieti. A lanciare l'allarme è l'associazione Wwf di Chieti e Pescara che sollecita nuovi immediati campionamenti della ASL, in particolare nelle olive e nell'olio. Gli ambientalisti richiedono anche l'intervento dei sindaci di Chieti, Bucchianico e Casalincontrada quali primi garanti della salute dei cittadini.
"Da parte nostra - sottolinea il presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco - non possiamo che elogiare chi, coscienzioso, si sta facendo carico delle spese per le analisi, ben sapendo che in caso di contaminazione dei raccolti oltre al mancato guadagno, o comunque all'impossibilita' di utilizzazione dei prodotti, dovra' accollarsi anche le spese del conferimento in discarica. Tutto questo per una situazione certamente creata da altri, a cominciare dalle autorizzazioni a suo tempo assurdamente rilasciate per una attivita' di stoccaggio provvisorio di rifiuti speciali in una zona agricola".
"Confidiamo - conclude la presidente Di Francesco - in un intervento dei sindaci, che del resto in assemblea si erano impegnati a non lasciare soli i cittadini. E intanto sollecitiamo anche l'intervento del prefetto al quale gia' da qualche settimana, a nome di diverse associazioni, abbiamo chiesto un incontro sul problema"
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