Confcommercio e Wwf lanciano un appello ai piccoli commercianti di Chieti affinche' il prossimo 29 febbraio partecipino in massa alla 'serrata' - serrande abbassate e vetrine spente dalle 18 alle 19 - contro l'insediamento in citta' di quattro nuove strutture della media distribuzione. "Sappiamo bene che non sara' la nostra iniziativa a risolvere il problema ma e' arrivato il momento di mettere da parte le battaglie di concetto portate avanti finora, con scarsi risultati, a tavolino dando voce - dice Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti- ai commercianti che vivono tutti i giorni a contatto con problematiche che nella nostra citta' hanno raggiunto livelli di guardia. L'importante e' segnalare il disagio, come del resto hanno fatto e stanno facendo in questi giorni autonomamente e con modalita' diverse dalla nostra anche altre organizzazioni e gruppi di commercianti, perche' e' sentito da tutti. Ci auguriamo che la politica voglia tenere conto di questo malessere generale e cominci a darsi da fare per recuperare un ritardo ormai immenso nella pianificazione urbanistica e commerciale indispensabile per restituire alla citta' ed ai suoi abitanti speranze per un futuro migliore''. Nicoletta Di Francesco, presidente del Wwf Chieti-Pescara, sottolinea i risvolti negativi che i nuovi insediamenti di media e grande distribuzione avranno per l'ambiente urbano. ''Il Wwf aderisce alle forme di protesta in atto perche' e' diventato indispensabile e urgente a Chieti fermare il consumo del suolo e rendere la citta' pienamente vivibile - dice. Ci sono tante strutture vuote, spesso in precarie condizioni, che potrebbero e dovrebbero essere riutilizzate con intelligenza, con progetti innovativi e ben coordinati, come sta avvenendo, ad esempio, con le ex caserme Berardi e Bucciante. E' quello l?esempio da seguire e non nuove colate di cemento. Occorre che la politica - aggiunge Di Francesco - riconquisti il proprio ruolo e programmi autonomamente il futuro della citta' senza farsi condizionare, come purtroppo avviene da molti decenni a questa parte, dalle proposte degli imprenditori di turno che legittimamente perseguono i propri interessi, spesso lontani anni luce da quelli della cittadinanza''.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: