gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » ECONOMIA » AUTOSTRADE A24-A25, LE ASSOCIAZIONI CHIEDONO LO STOP PER 5 ANNI AGLI AUMENTI
Pubblicato il 19/02/2016 17:05

Autostrade A24-A25, le associazioni chiedono lo stop per 5 anni agli aumenti

"Bloccare per cinque anni l' aumento dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25, al fine di riequilibrare il rapporto ricavi-spese": e' la proposta delle associazioni di categoria del trasporto abruzzese che, dopo aver lanciato nei giorni scorsi l'allarme sul 'caro pedaggi', ora hanno inviato una nota al governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, per chiedere di "istituire un tavolo regionale che coinvolga anche Strada dei Parchi per affrontare il problema". Secondo Confartigianato Trasporti, Fiap, Assotir, Fai, Fita-Cna e Sna-Casartigiani e' inoltre necessario "impegnarsi per gli aumenti futuri a mantenerli in linea con l'inflazione calcolata su dati Istat" e "esaminare la fattibilita' di prevedere per i trasporti regionali una tariffazione dei pedaggi diversa rispetto a chi effettua trasporti fuori regione e utilizza la Strada dei Parchi. Tale intervento - spiegano le associazioni - si puo' studiare insieme al ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il coinvolgimento delle Istituzioni locali: Comuni, Province e Regione". Le sei associazioni di categoria ricordano che "la diminuzione degli utili delle imprese e causata anche dall'aumento dei pedaggi autostradali, che e stata anche di dieci volte superiore al costo dell'inflazione calcolata sui dati Istat" e contestano gli aumenti, che "sono stati determinati anche per i lavori straordinari riguardanti la complanare del tratto urbano di Roma della Strada dei parchi; aumenti chiesti anche a chi si sposta all'interno dei confini regionali e non utilizza la citata complanare". "La mobilita interna della nostra regione - aggiungono - e condizionata dalla particolarita' dell'orografia. I confini non coincidono con gli Appennini, la provincia dell'Aquila e divisa dalla catena montuosa, rendendo spesso inevitabile attraversare i passi montani, per spostarsi tra le diverse localita' provinciali. Pertanto movimentare le merci in ambito regionale e molto piu' oneroso rispetto alle altre regioni, per la particolare conformazione geografica ed orografica descritta. Oltre il 40% delle merci movimentate nella nostra regione si muove in direzione Est-Ovest e viceversa". Sulla questione degli aumenti su A24 e A25, Confartigianato Trasporti, Fiap, Assotir, Fai, Fita-Cna e Sna-Casartigiani nei giorni scorsi hanno sottoscritto un documento condiviso, invitando tra l'altro gli autotrasportatori e gli utenti ad una singolare forma di protesta: "Saltare il primo casello ed entrare al successivo, cosi' le minori entrate spingerebbero il concessionario a sedersi attorno ad un tavolo e a ragionare per raggiungere un'intesa". Nel documento sono contenuti anche i dati relativi agli aumenti: +1,11% nel 2009, +4,78% nel 2010, + 8,14% nel 2011, + 8,06% nel 2012, +7,56% nel 2013, +8,28% nel 2014 e +1,5% nel 2015. Attualmente il pedaggio autostradale costa oltre 13 centesimi di euro a chilometro.

© Riproduzione riservata

Condividi:



Utenti connessi: 2