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Pubblicato il 30/08/2016 21:09

Baker Hughes ha annunciato, in Abruzzo, il licenziamento di 98 lavoratori

L'Azienda Baker Hughes ha annunciato, in Abruzzo, il licenziamento di 98 lavoratori. "La multinazionale - denunciano i sindacati - non ha intenzione di andare avanti con gli ammortizzatori sociali concessi in caso di riorganizzazione perche' non riuscirebbe a garantire un piano d'investimento e i livelli occupazionali" I lavoratori e i rappresentanti della Filctem Cgil, della Femca Cisl e della Uiltec Uil, in questi giorni, hanno scioperato contro il piano di licenziamento presentato il 17 agosto a Roma davanti ai rappresentanti del ministero. La Societa' multinazionale, che nella sede Villanova di Cepagatti impiega 178 addetti, "ha anche rifiutato una proposta delle Organizzazioni sindacali presentata alla fine del mese di agosto ad un incontro tra Regione, sindacati e i vertici dell'azienda" si legge in una nota di agenzia. "La Baker Hughes che ha gia' usufruito della Cassa integrazione straordinaria per crisi ed in deroga, fino al mese di agosto 2016, per richiederla deve attendere altri 5 mesi. La Regione ha avanzato la possibilita' di usufruire per quei mesi di fondi e con l'eventualita' per i lavoratori di utilizzare l'aspettativa non retribuita: una soluzione a zero costi per l'azienda che e' stata rifiuta". La Baker Hughes, che presta servizi per le grandi aziende petrolifere nelle attivita' estrattive, "sta procedendo verso i licenziamenti collettivi e - affermano i sindacati - non vuole considerare soluzioni alternative che abbiano un minore impatto sul territorio regionale in termini occupazionali ed economici andando anche contro un percorso delineato con la precedente dirigenza internazionale. Infatti la Baker Hughes Italia da qualche mese ha un management russo che ha deciso di licenziare senza percorre strade alternative". "E' inaccettabile che l'azienda rifiuti la nostra proposta e quella della Regione: una soluzione senza costi con la possibilita' di usufruire di altri 16 mesi di cassa integrazione straordinaria e avrebbe consentito, inoltre di non perdere le alte professionalita' in attesa di una ripresa del mercato petrolifero, in cui gia' si intravedono dei segnali di ripresa", hanno concluso i segretari regionali della Filctem Cgil, Carlo Petaccia, della Femca Cisl, Stefano Di Crescenzo, e della Uiltec Uil, Giovanni Cordesco. 

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