Le regioni dell'Italia meridionale devono fare di piu' per spendere le risorse comunitarie a sostegno dell'integrazione dei migranti. Lo ha chiesto il commissario europeo per le Politiche regionali, Corina Cretu, nel corso della conferenza sull'uso dei fondi comunitari organizzato in Parlamento europeo dal presidente del gruppo S&D, Gianni Pittella. "Tutti i fondi disponibili dovrebbero essere usati per l'integrazione dei rifugiati, che e' una delle piu' grandi questioni dei nostri tempi", e' stato l'appello di Cretu ai rappresentanti delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Abruzzo. L'agenda urbana dell'Ue prevede, tra le altre cose, anche la definizione di misure per l'inclusione sociale dei richiedenti asilo.
Le regioni del sud Italia non sono state finora capaci di intercettare le opportunita' di finanziamento che l'Unione europea offre: tra fondi strutturali e piano per gli investimenti il Mezzogiorno non riesce a usufruire pienamente delle risorse messe sul piatto. Per questo motivo il presidente del gruppo Socialisti & Democratici (S&D) al Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha voluto mettere attorno al tavolo i rappresentanti della regioni meridionali (Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Molise) con i commissari europei responsabili dell'erogazione dei diversi fondi: Jyrky Katainen (Crescita e investimenti) e Corina Cretu (Politiche regionali). "Bisogna fare sistema. Nessuno deve pensare di essere autosufficiente", ha spiegato Pittella, secondo il quale un dato su tutti dimostra la scarsa competitivita' del sud: dei 51 progetti finora approvati per il finanziamento comunitario sotto l'egida del piano per gli investimenti, solo 11 sono italiani, "e tutti del nord". Per questo motivo, approfittando anche del fatto che tutte queste regioni sono attualmente governate da giunte dello stesso colore politico, "bisogna progettare, interloquire tutti insieme, e il mio ruolo - ha continuato Pittella - e' anche fare da tramite politico". Per Pittella occorre innanzitutto uscire dalla logica locale. "Quando si progetta una strada in Calabria, bisogna tener presente che dopo c'e' la Sicilia da una parte e la Basilicata e la Campania dall'altra". Per Pittella "le regioni del Sud possono fare meglio", a patto che "facciano sistema". Un simile programma comune "sarebbe rivoluzionario", ha concluso
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