Si completa all'inizio del mese il progetto di riposizionamento territoriale e di razionalizzazione degli organici di Banca Carim. E l'operazione, prevista dal piano industriale 2015/2016, ora in corso di aggiornamento in vista del definitivo rilancio aziendale, si chiude con un "pieno successo", con primi risparmi visibili gia' dal prossimo anno e "integralmente utilizzati" per nuovi investimenti per la modernizzazione e la competitivita'. Nello specifico, la procedura di gestione degli esuberi, avviata dalla banca nel mese di gennaio con la dichiarazione di un'eccedenza di 60 risorse, si conclude con la piena salvaguardia dei posti di lavoro e senza alcun licenziamento. Istituto di credito e sindacati hanno infatti firmato una serie di importanti accordi per assicurare la stabilita' occupazionale ed il ricambio generazionale. Sancita anche la cessione dei rami d'azienda di una parte delle filiali non strategiche situate in Abruzzo e in Molise, altrimenti destinate alla chiusura, che garantisce la continuita' occupazionale di oltre 20 risorse. Insieme alle parti sociali, inoltre, sono stati messi in campo tutti gli ammortizzatori sociali di settore, agevolando l'esodo di oltre 20 dipendenti. E' infine sottoscritto l'ultimo accordo sulla fruizione delle giornate di solidarieta' da parte dei dipendenti, volte a garantire il ricambio generazionale, fornendo un'immediata prospettiva di lavoro ai piu' giovani. Da questo mese Carim potra' cosi' assumere una decina di ragazzi e si impegna a stabilizzarne ancora una ventina tra quelli precari ora in servizio.
immagine di repertorio
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