Il Progetto Spumanti Abruzzo DOP dopo quasi un anno di lavoro fa il punto su un percorso che autorizza a formulare ottimistiche aspettative. Nella cornice di Palazzo Corvo, ha avuto luogo un convegno dal titolo "La spumantizzazione come leva per la valorizzazione dei vitigni autoctoni abruzzesi". Coordinati e stimolati dal giornalista Alessandro Bocchetti, Lino Olivastri, enologo Citra Vini e responsabile del progetto, i professori Giuseppe Arfelli, Andrea Piva e Giovanna Suzzi dell'Universita' di Teramo hanno illustrato, con dovizia di dati ed evidenze, il lavoro svolto e i risultati acquisiti, ognuno dal proprio punto di osservazione professionale e scientifico: dagli aspetti agronomici a quelli ampelografici, da quelli enologici a quelli legati alla microbiologia dei lieviti. Maurizio Odoardi, del Consorzio per la Ricerca Viticola ed Enologica d'Abruzzo (C.Ri.VE.A.), ha illustrato le caratteristiche dei cinque vitigni scelti per la spumantizzazione (Cococciola, Montepulciano, Montonico, Passerina e Pecorino) mentre un intervento del professor Carlo Viviani, vicepresidente dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino (di cui sono membri anche i professori Arfelli, Piva e Suzzi), incentrato sull'importanza dei vitigni autoctoni come patrimonio della vitivinicoltura italiana ha chiuso i lavori.
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