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Pubblicato il 30/09/2015 05:05

"L'agricoltura abruzzese sta dimostrando una vitalita' importante"

L'analisi e' di Paolo De Castro, Coordinatore della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo

 "L'agricoltura abruzzese sta dimostrando una vitalita' importante soprattutto nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo, ma non basta la qualita', bisogna essere capaci di strutturare un'organizzazione commerciale che trasformi la qualita' in reddito". L'analisi e' di Paolo De Castro, Coordinatore della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, ospite insieme al Presidente Nazionale della Confagricoltura, Mario Guidi, del convegno "Quale agricoltura domani?" che si e' svolto nell'affollata Sala Piero Lupi del Centro Eltron della Banca dell'Adriatico, a San Nicolo' a Tordino (Teramo), su iniziativa della Confagricoltura di Teramo. L'incontro, moderato dal Presidente Regionale dell'associazione, Concezio Gasbarro, e' stato organizzato per analizzare le criticita' del comparto evidenziate in apertura dei lavori dal Presidente dell'Unione Provinciale Agricoltori Teramani, Bernando Savini Giosia Bernardi. "Negli ultimi venti anni l'agricoltore e' riuscito ad elevare, in modo esponenziale, la qualita' dei prodotti, ma i prezzi sono rimasti invariati",ha detto Bernardi. "L'impresa agricola deve sostenere costi alti a fronte di una scarsa remunerazione. Eppure all'agricoltore basterebbero soltanto 5 centesimi in piu' per ogni chilo di prodotto per poter restituire dignita' al lavoro". Nella relazione Bernardi ha fatto riferimento anche ai ritardi nell'approvazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, ha denunciato la complessita' e i costi delle pratiche burocratiche che gli agricoltori sono costretti ad affrontare e le difficolta' di accesso al credito. Temi ripresi nel suo intervento anche dal Presidente Regionale di Confagricoltura, Concezio Gasbarro: "Siamo ancora considerati la terra degli ultimi invece dobbiamo avere maggiore attenzione perche' produciamo reddito, siamo noi la vera industria del territorio", ha affermato. "Uno dei costi piu' elevati che l'impresa agricola sostiene e' quello burocratico che incide negativamente sui bilanci delle aziende. Abbiamo bisogno di istituzioni che comprendano che i sostegni devono essere articolati in una logica di immediata corresponsione perche' altrimenti tutta questa burocrazia frena lo sviluppo".

Sollecitazioni raccolte da Paolo De Castro in un intervento puntuale e dettagliato che ha preso spunto dalla situazione regionale: "L'Abruzzo e' in ritardo, come molte altre regioni, con il PSR, ma mi auguro che la negoziazione si possa concludere prima di dicembre e che lo strumento possa essere operativo nei primi mesi dell'anno", ha dichiarato. "Per quanto riguarda il problema della burocrazia, e' vero che questa nuova PAC non semplifica, anzi impone ulteriori obblighi. Ora siamo nella fase applicativa, ma dalla primavera del 2016 inizieremo a discutere su come apportare riforme e aggiustamenti". Analizzando poi i futuri scenari unitamente al problema della redditivita', De Castro ha sottolineato che "la qualita' dei prodotti non basta, bisogna trasformarla in reddito, costruire il potere contrattuale attraverso una dimensione organizzativa non individualistica. Dobbiamo dare alle imprese strumenti per essere piu' forti sul mercato e il mondo agricolo deve aiutarci ad andare nella giusta direzione", ha auspicato. Le conclusioni sono state affidate al Presidente Nazionale della Confagricoltura, Mario Guidi, che riferendosi all'Expo ha evidenziato come nel corso dell'esposizione universale non sia stato analizzato il tema del futuro dell'agricoltura pur essendo argomento centrale: "L'agricoltura vive un grande paradosso perche' mai come in questo momento siamo stati all'attenzione dei media e della societa', ma mai come in questo momento il settore e' in crisi", ha affermato. "Se vogliamo costruire qualcosa dobbiamo iniziare a guardare alla produttivita' e al mercato. Invece gli agricoltori non hanno piu' investito. Bisogna quindi tornare ad avere capacita' produttiva ma solo il mercato ci dara' una stabilita'". Ai lavori hanno preso parte anche l'assessore regionale alle Politiche Agricole, Dino Pepe che ha preannunciato per la settimana prossima la convocazione di un tavolo verde per rimodulare gli ultimi aspetti del PSR, e il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Ha preceduto il convegno l'Assemblea Annuale dell'Unione Provinciale Agricoltori di Teramo che ha confermato Presidente Bernando Savini Giosia Bernardi. 

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