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Pubblicato il 30/11/2012 16:04

Lavoro, sale l'occupazione in Abruzzo

gatti, lavoro, occupazione

Gatti: "la nostra regione tiene"

Le ultime rilevazioni trimestrali Istat sull'occupazione "fanno registrare in Abruzzo un aumento di 1000 unita' rispetto al trimestre precedente e si passa da 507 mila occupati a 508 mila. La nostra regione conferma una sostanziale tenuta". I dati Istat sono stati commentati dall'assessore al Lavoro, Paolo Gatti, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto "Lavorare in Abruzzo 3", l'avviso pubblico per i nuovi bonus assunzionali che creeranno, secondo le stime, 600 nuovi posti di lavoro.

"Il dato per quello che e' - ha spiegato meglio Gatti - parla di un tasso di disoccupazione che in Abruzzo e' piu' basso della media italiana, attestandosi al 9,5 per cento contro il 9,8". Per l'Assessore si tratta di una notizia "incoraggiante ma che certo non ci fa dimenticare il preoccupante annuncio dei 700 esuberi alla Micron, o le altre vertenze abruzzesi. Certo e' che i progetti Lavorare in Abruzzo 1 e 2 hanno dato risposte concrete ed efficaci sul fronte dell'incremento di nuova occupazione per 3000 persone e altri progetti hanno trovato nelle imprese abruzzesi un valido riscontro. Non siamo fuori dal tunnel - conclude Gatti - per questo il nostro impegno, per tamponare l'emorragia di posti di lavoro, e' continuo". 

"I dati del terzo trimestre Istat sull'occupazione, confermano la tenuta dell'Abruzzo nonostante la crisi economica e le vertenze aperte sul nostro territorio regionale, l'ultima quella della Micron con l'annuncio di 700 esuberi". Lo afferma il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, che commenta i dati trimestrali dell'Istat sull'occupazione. "I dati ci mostrano un quadro comunque incoraggiante: rispetto al precedente trimestre - osserva Pagano - abbiamo avuto 1.000 occupati in piu', da 507 mila siamo passati a 508 mila. Questo dato non deve pero' farci abbassare la guardia, anzi, auspico maggiore attenzione verso i temi del lavoro. In questo momento cosi' difficile - conclude il Presidente del Consiglio regionale - la piu' grande responsabilita' che grava sulla politica e' quella di garantire il lavoro ai tanti che lo hanno perso o hanno rinunciato a cercarlo per effetto della crisi economica".

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