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Pubblicato il 16/10/2015 09:09

Presentato a L'Aquila il robot St.Ar

Lo spazio di coworking aquilano e' stato il luogo scelto per presentare "Onda d'innovazione", un nuovo ciclo di iniziative dedicate all'economia digitale realizzato da "L'Aquila che Rinasce" e "Startup L'Aquila". Riccardo Cicerone - introducendo la conferenza stampa - ha voluto sottolineare come Strange Office stia diventando sempre piu' la casa dell'innovazione e delle startup aquilane: "Riparte onda d'innovazione. Con un programma ancora piu' ricco e strutturato, sostenuto da una filiera istituzionale e imprenditoriale ancora piu' forte". E riparte da una delle iniziative piu' interessanti che nell'ultimo anno si sono sviluppate in citta': St.Ar. (Strong Arm, visto che il progetto ruota attorno a un braccio robotico particolarmente performante), un automa in grado di intervenire in situazioni di elevato rischio biochimico. Questa robot nasce dalla sinergia tra la software house aquilana NRGSYS, HRS (azienda all'avanguardia nella realizzazione di biosensori) e la Oncoxx (spin-off dell'universita' di Chieti-Pescara). La "scocca" esterna e' stata disegnata da Mattia Tirone e stampata dalla Octomod - Aq. Il progetto e' stato finanziato del Polo Capitank della regione Abruzzo ed e' stato presentato anche nella prestigiosa vetrina dell'Expo, prima a Casa Abruzzo e poi nel Padiglione Italia. Nico Ciambrone - fondatore di NRGSYS (che negli ultimi anni si e' ritagliata un ruolo internazionale nella ricerca e nella applicazione di nuove tecnologie nel campo medico e dell'immagine radiologica) - lo ha cosi' presentato: "La funzione di St.Ar. - grazie al complesso di sensori realizzato da noi e da HRS - e' quella di valutare velocemente e senza rischio per l'operatore medico lo stato del paziente. L'evoluzione di questa iniziativa sara' un robot in grado anche di 'intervenire' sul paziente con terapie di efficacia immediata. Stiamo aprendo una nuova frontiera nella medicina d'urgenza e nell'assistenza domiciliare" Infatti St.Ar puo' essere controllato virtualmente da qualsiasi parte del mondo; uno stesso operatore potra' controllare e/o intervenire su molti pazienti: in questo modo potra' sostituire efficacemente un infermiere che assiste persone anziane o comunque malate, abbattendo i costi sociali. Il progetto e' maturato nell'ambito del Polo Capitank che ha visto la luce nel 2012, stabilendo il suo quartier generale all'Aquila. Questo polo conta molto sulla possibilita' di utilizzare le risorse provenienti dai quasi 300 milioni di euro corrispondenti al 4% degli oltre 6 miliardi della delibera Cipe sulla ricostruzione post-sisma, quota destinata al rilancio economico e produttivo del Cratere. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Massimo Cialente, Marco Fanfani, Edoardo Alesse (Capitank), Enrico Giaquinto (Dompe') e Giorgio Noera (Hrs). In conclusione Salvatore Santangelo ha affermato che: "Nelle modalita' operative di St.Ar. emergono con chiarezza alcuni assunti fondamentali: la ricerca come opportunita', la centralita' del trasferimento tecnologico e dell'innovazione, la necessita' di un'attenta gestione della dimensione del 'rischio' a cui sono sempre piu' esposte le nostre societa' complesse"

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