Le competenze digitali sono essenziali per oltre 47mila assunzioni programmate dalle imprese per il 2015. Una richiesta che dà soprattutto alla generazione dei millennials (18-34 anni) una chance in più di trovare lavoro. E' quanto emerge dai dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. Ai giovani under 30, professionisti del digitale, si rivolgono più in particolare due assunzioni su cinque contro poco più di una su quattro riservata loro per ricoprire gli altri profili ricercati. Per oltre il 60% delle figure professionali richieste è necessaria un'esperienza specifica. Ma la difficoltà di reperimento dei giusti candidati in possesso di competenze digitali si rivela mediamente più elevata rispetto a quella delle altre professioni (16% contro il 10,1%). A livello geografico sono le imprese lombarde le più assetate di "digital skill" (26,2%), seguite da quelle del Lazio (12,2%) e del Piemonte (9,3%). E' quanto reso noto oggi in occasione del laboratorio organizzato a Roma alla presenza di Giuliano Poletti, ministro del lavoro e delle politiche sociali, e dei rappresentanti di Google e Unioncamere all'interno del progetto "Crescere in digitale". La tappa romana sarà seguita, nel mese di dicembre, da una serie di laboratori sul territorio nelle principali città italiane tra cui Bari, Chieti, Salerno e Avellino, Cosenza e Reggio Calabria che coinvolgeranno giovani e imprese anche dalle province di L'Aquila, Pescara, Teramo, Foggia, Napoli e Caserta. "Il successo registrato da Crescere in Digitale -ha sottolineato Giuliano Poletti - è la conferma di come i giovani siano pronti ad attivarsi ed a cogliere tutte le opportunità che ritengono utili ad accrescere e qualificare le loro competenze ed a migliorare la loro occupabilità". "Offrire formazione di qualità e la possibilità di sperimentarla sul campo, grazie alla collaborazione tra soggetti istituzionali e mondo imprenditoriale -ha aggiunto Poletti- rientra a pieno titolo nello spirito di Garanzia Giovani, ci conforta nella scelta di farne, sempre più, un contenitore dinamico di opportunità e di confermarne l'infrastruttura organizzativa, anche per il futuro, come parte importante, specificamente rivolta ai giovani, delle politiche attive per il lavoro".
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