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Pubblicato il 18/10/2015 09:09

Ricostruzione, la metà di quella privata viene da tutta Italia

"La storia del costruito e' il racconto dell'umanita'. E scriverla e' un mestiere di cui siamo orgogliosi". Con queste parole il presidente provinciale dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) provinciale dell'Aquila, Gianni Frattale, ha celebrato il 70/o anniversario dalla fondazione nella sede aquilana. Un evento per gran parte incentrato sui fatti conseguenti al terremoto del 2009. Soprattutto in relazione ad alcune accuse che, all'indomani del sisma, colpirono la categoria, quando si parlo' di case "fatte con la sabbia". "Quelle case fatte da questi signori, invece, ci hanno salvato la vita" ha detto il sindaco, Massimo Cialente. Frattale, nominato delegato per la ricostruzione dell'Ance nazionale, ha ribadito: "Sembra che tutta la ricostruzione venga gestita soltanto da imprese aquilane, ma non e' cosi'. In quella privata, il 48% viene da tutta Italia e questo grazie all'Ance che si e' prefissa non una barriera per chiuderci dentro, bensi' l'apertura a tutti. Sugli appalti pubblici, invece, l'80% e' gestito da fuori regione e solo il 20% da noi". Un ruolo, quello dei costruttori, riconosciuto anche dalle tante autorita' presenti all'evento, dal presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, a quello della Provincia, Antonio De Crescentiis, al sindaco e alla senatrice Stefania Pezzopane. Presentato con l'occasione il fondo etico per la ricostruzione, presieduto da Aldo Mancurti, ex responsabile del dipartimento Sviluppo economie territoriali della presidenza del Consiglio, ora in pensione, e con Gianni Letta presidente onorario. In tal senso sono stati annunciati 200 mila euro di preadesioni e una previsione prudenziale di 400 mila per il 2016.

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