''Dopo sette anni difficilissimi, di una crisi dura, profonda, a volte anche drammatica, durante i quali mediamente ogni cittadino italiano ha perso 2.100 euro di consumi, finalmente si cominciano a intravedere dei segnali di ripresa che sono segnali ancora timidi" che "devono essere rafforzati e per essere rafforzati occorre rilanciare la domanda interna''. Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, intervenendo a Chieti alla cerimonia per i 70 anni di attivita' di Confcommercio Chieti. Sangalli, dopo aver spiegato che quando parla di segnali timidi lo dice per una "ragione di doverosa prudenza ma anche in termini di rispetto per tutte quelle imprese, come quelle che noi rappresentiamo, che vivendo di domanda interna sono state certamente le piu' danneggiate e colpite, ha sottolineato che ''bisogna certamente diminuire una pressione fiscale che e' troppo alta per i cittadini e per le imprese". "E in questo ambito - ha aggiunto il presidente di Confcommercio - da una parte bisogna tagliare gli sprechi della spesa pubblica per evitare che scattino le clausole di salvaguardia perche' altrimenti verrebbe bruciata ogni prospettiva di ripresa. Il governo ha detto che non scatteranno, noi ci crediamo e ci vogliamo credere. Dall'altra parte bisogna fare in modo che ogni centesimo recuperato dal minor costo del debito pubblico e dalla lotta all'evasione ed elusione - ha detto ancora Sangalli - venga immediatamente restituito ai contribuenti in regola per fare in modo che vengano immediatamente ridotte le aliquote Irpef: con piu' soldi in tasca migliorera' l'economia del nostro Paese e si potra' finalmente passare da una ripresa statistica a una crescita reale'
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: